Torna l’agevolazione sul costo delle bollette, tuttavia è prevista una procedura apposita per accedere al beneficio economico.
Negli ultimi tempi la questione bollette è stata al centro del dibattito nazionale, visti i costi aumentati e poi la decisione di tagliare il mercato tutelato a fronte di un sistema libero che ha comportato, in particolare da luglio, dei bruschi cambiamenti di rotta piuttosto complessi da gestire per i cittadini.
Cifre che, in molti casi, risultano maggiorate, necessità di cambiare operatore, valutare con attenzione tariffe e procedure di recesso. Una condizione non certo facile, senza considerare gli aumenti degli ultimi anni che sono stati esponenziali. Solo negli ultimi mesi la questione si stava progressivamente delineando, fino appunto al raggiungimento della novità che ha scosso tutti.
Agevolazione bollette: come richiederla, la procedura
Molti si chiedono dunque, a fronte di quanto accaduto, cosa ne sarà dei prossimi bonus e se il cittadino può ancora beneficiare del sostegno al reddito per le bollette. A marzo è decaduto il contributo straordinario, questo vuol dire che il bonus è ancora presente ma viene applicato in bolletta, con soglie che sono maggiorate e quindi di fatto condizioni limitate per i cittadini.
Lo sconto è previsto per le famiglie che hanno un ISEE entro i 9350 euro, questo viene innalzato a 20 mila euro per coloro che hanno più di 4 figli a carico. Lo sconto è variabile, non è più fisso come prima, viene calcolato secondo una serie di indici previsti e determinati in base a nucleo e componenti varie.
Volendo porre un esempio, una famiglia di una o due persone ha diritto a una riduzione di 11.7 euro al mese sulla bolletta che, tipicamente bimestrale, si traduce in una riduzione di circa 23 euro. Le famiglie numerose possono arrivare a 16 euro al mese, quindi 32 euro su ogni bolletta ricevuta.
Per ottenere il beneficio direttamente con applicazione sulla bolletta è necessario presentare la DSU ovvero Dichiarazione Sostitutiva Unica, questa infatti attesta la propria condizione economica. Non va fatta alcuna domanda ma tale passaggio è imprescindibile se si vuole ottenere la somma corrispondente. Dal primo luglio con il cambiamento avvenuto è comunque possibile ancora attivare il Servizio Tutele Graduali, in particolare per chi non ha fatto una scelta quindi non è passato a nuovo operatore.
Attenzione, questa agevolazione durerà tre anni, fino al 2027, da quel momento potrebbe esserci una proroga ma anche una decisione definitiva quindi è giusto che, tutti, progressivamente, scelgano il proprio operatore e fornitore.