Calcolare quando sarà possibile andare in pensione e anche con che cifra è importante anche per chi è giovane.
Spesso si tende a pensare che la questione pensione sia qualcosa a cui non dover badare fino ad una certa età. La questione è ben più complessa di quello che possa sembrare e, chiaramente, è importante valutare ogni dettaglio quando si è ancora in tempo per cambiare le cose.
Il fondo pensionistico è costruito dai contributi che vengono versati ma possono esserci errori, omissioni, elementi mancanti sostanziali, per questo è giusto fare una valutazione prima per capire cosa fare e come farlo e non avere problemi in futuro.
Simulatore pensione: come prevedere quale sarà il budget futuro
Per farlo ci sono due strategie, tutte gratuite e semplici da attuare. La cosa importante è non solo valutare quando si potrà andare effettivamente in pensione e con che cifra ma anche fare caso ad eventuali problematiche presenti. Queste, se riscontrate prima dell’età pensionabile e quindi se regolarizzate in tempo sono molto più semplici da gestire. Quando i problemi emergono dopo è tutto più difficile, possono esserci questioni gravose da risolvere e quindi varie sfaccettature da dover considerare. Proprio il sistema dell’INPS permette di capire come sarà il proprio futuro in relazione alla condizione contributiva.
La prima cosa da fare è accedere al sito dell’ente con SPID o CIE, quindi andare su Cassetto previdenziale e lì visualizzare tutti i dati relativi ai contributi e notare se ci sono periodi in cui non sono stati caricati.
Ovviamente quelli recenti si aggiornano progressivamente. Quindi è importante guardare soprattutto il precedente, considerando in media dall’anno prima a ritroso. Tra le funzioni possibili, anche per la versione mobile, alla voce Pensione è possibile utilizzare un servizio che si chiama Pensami. La cosa importante è andare su Pensione e previdenza, quindi su Esplora pensione e previdenza, poi su Strumenti e quindi su Simulatore scenari pensionistici.
In questo modo, con i dati raccolti dal sistema, sarà possibile capire quanto spetterebbe in futuro. È chiaro che una persona dopo i 50 può avere già una considerazione più chiara. Per un 30enne vale ben poco perché la pensione arriverà, se ha iniziato a versare i contributi presto, comunque in media dopo un bel po’ di tempo quindi di fatto è una previsione molto parziale. L’assegno viene corrisposto al raggiungimento dell’età pensionabile e se oggi questa è 67 anni bisogna prevedere anche che in futuro la questione potrebbe cambiare. E quindi le cose potrebbero non essere proprio come sono al momento.