Stiamo assistendo ad una corsa alla chiusura dei conti cointestati e al passaggio ad un conto separato. Qual è il motivo principale?
Se i cittadini scelgono di chiudere il conto cointestato è perché dopo un’attenta valutazione hanno capito che non è poi così conveniente. Si tratta della scelta giusta da compiere?
Tra gli strumenti di gestione dei denaro c’è il conto corrente cointestato. I titolari, dunque, sono due o più persone e ogni cointestatario ha gli stessi diritti nel controllo dei soldi. Ne esistono tre tipologie distinte, a firma disgiunta, congiunta e mista. Nel primo caso sul conto possono operare tutti i soggetti con pari diritti senza dover consultare gli altri intestatari. Nel secondo caso per poter compiere le operazioni – ad esempio prelievi, emissioni assegni o bonifici – è richiesta la presenza di tutti i cointestatari.
Infine, se la firma è mista si richiede la presenza di tutti i titolari del conto solo per alcune operazioni scelte al momento della sottoscrizione del contratto. Soluzione preferita fino a qualche anno fa, oggi il conto corrente cointestato sembra non andare più incontro alle esigenze dei cittadini. Molte coppie stanno passando ad un conto strettamente personale.
Tra i vantaggi del conto cointestato il risparmio sulle spese di gestione, la gestione finanziaria più semplice in caso di imprevisti, l’accredito delle entrate su un unico conto accessibile a tutti i titolari. Questa tipologia di conto corrente, però, ha molti contro. Intanto serve la massima fiducia nell’altro intestatario. Parliamo di soldi e della possibilità di un prelievo delle somme in qualsiasi momento.
Teoricamente la ripartizione dovrebbe essere in parti uguali ma in pratica può essere che un partner prelevi più dell’altro. In caso di decesso di un cointestatario, poi, il conto viene in parte o totalmente bloccato in base alla firma – disgiunta o congiunta – fino al termine della procedura di successione. Questo è il principale motivo di chiusura del conto cointestato con passaggio a conto separato.
Si vuole evitare di rimanere senza l’accesso ai risparmi nel momento in cui il cointestatario del conto dovesse morire. Il pericolo di un lungo atto di successione spaventa, da qui la scelta del cambiamento. Ma c’è anche un altro motivo. Il conto corrente può essere soggetto a pignoramento quando uno dei cointestatari dovesse risultare inadempiente. La parte pignorata sarebbe solo la quota del debitore ma rappresenterebbe comunque un bel problema per il cointestatario.
Jovanotti tornerà nei palazzetti a Marzo 2025. La passione per la musica gliel'ha trasmessa suo…
Il vice-premier dopo giorni di silenzio parla della decisione della Corte penale internazionale su Netanyahu:…
Il fenomeno dell'hackeraggio si fa sempre più frequente, ragion per cui sono state identificate tre…
Napoli-Roma, Salvatore Esposito sarà allo stadio. Il Genny di Gomorra torna anche su Sky Cinema…
Per le prossime feste di Natale arriva sul mercato anche un prodotto che sta facendo…
Efficacia dei vaccini, trasmissibilità e impatto: tutto ciò che sappiamo sul nuovo volto della pandemia…