Addio a Bergoglio, Sappe Abruzzo: “Lo abbiamo sentito sempre vicino” – ESCLUSIVA

Giuseppe Ninu, segretario del Sappe abruzzese, in esclusiva ai nostri microfoni sulla morte del Pontefice e sull’impegno di Francesco verso questo sistema

I carcerati e l’intero sistema penitenziario è stato fino all’ultimo il primo pensiero di Papa Francesco. La visita a Rebibbia il Giovedì Santo e i 200mila euro donati confermano la vicinanza del Pontefice verso i detenuti e anche gli agenti, che ogni giorno fanno i conti con una situazione davvero drammatica.

Bergoglio durante una visita a Rebibbia
Addio a Bergoglio, Sappe Abruzzo: “Lo abbiamo sentito sempre vicino” – ESCLUSIVA (Ansa) – cityrumors.it

Ai nostri microfoni è intervenuto Giuseppe Ninu, Sappe Abruzzo, per un suo ricordo del Pontefice e anche per parlare dell’impegno che Bergoglio durante il suo Pontificato ha messo in campo per migliorare l’intero sistema.

Ninu (Sappe Abruzzo): “Il Santo Padre ha combattuto per avere un sistema carceri dignitoso”

Giuseppe Ninu, Papa Francesco è sempre stato vicino ai carcerati e anche agli agenti penitenziari.

Voglio fare una premessa: tutti i Pontefici quando vengono nominati hanno come primo pensiero i carcerati. Ma, nonostante questo, fino ad oggi non abbiamo visto dei cambiamenti. Papa Francesco ha avuto quella sensibilità e senso del dovere di stare vicino agli emarginati, e, di conseguenza, ai detenuti. Il Santo Padre ha fatto di tutto per arrivare ad un sistema delle carceri dignitoso anche se possiamo dire che non è stato mai ascoltato. Non nascondo che speravo in una spinta da parte della Chiesa per cambiare la situazione, ma questa continua ad essere molto critica. Serve una risoluzione strutturale che ancora non è arrivata”.

Possiamo comunque dire che il suo pensiero e sostegno agli agenti non è mai mancato.

Assolutamente sì. Io al Santo Padre riconosco il suo impegno nei confronti sia del personale che dei carcerati. Sicuramente il problema non può essere risolto dal Vaticano, ma dalla Chiesa può arrivare la spinta necessaria per portare i governati a decidere. Si tratta di una calamità grossa“.

Come Sappe Abruzzo avete avuto modo di incontrare il Santo Padre?

Purtroppo no. L’ha fatto il segretario generale del sindacato. Dei nostri lo ha incontrato solamente un collega, che ora non c’è più, durante una udienza. In quel caso il Pontefice si è fermato indossando il nostro basco. Un incontro che conferma il rapporto stretto tra Polizia e la Polizia Penitenziaria. Voglio aggiungere una cosa“.

Bergoglio durante l'incontro con un agente
Ninu (Sappe Abruzzo): “Il Santo Padre ha combattuto per avere un sistema carceri dignitoso” – cityrumors.it

Cosa.

La morte di Francesco è stata accolta con molto dispiacere da tutti noi. Lo abbiamo sentito sempre molto vicino. Nella mia vita ho vissuto indirettamente Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Bergoglio. Il primo e il terzo hanno sostenuto molto la Polizia Penitenziaria e i detenuti perché sono stati molto vicini ai più deboli“.

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