E’ il nome più caldo del momento, le parole del tecnico romanista e del presidente nerazzurro sembrano fa naufragare l’operazione, la verità è un’altra
Nel mercato tutto è lecito anche e soprattutto le bugie. C’è una trattativa che sta per compiere il suo passo finale, nata tra le incertezze e qualche mugugno adesso si sta entrando nella fase calda.
L’affare Frattesi per molti sembrava quasi a un passo, per poi raffreddarsi dopo le parole di Ranieri e Marotta.
“Troppi soldi” ha detto il tecnico romanista, mentre per il presidente nerazzurro Frattesi “non è certo sul mercato tanto meno lui ci ha chiesto la cessione“. Parole che hanno fatto pensare che tutto fosse naufragato e allo stesso tempo anche un po’ di sane e normali bugie.
Innanzitutto, non è vero che Frattesi ha chiesto la cessione, ma è vero che il giocatore, dopo un anno e mezzo di Inter, sperava e pensava di avere più spazio e di poter diventare un altro punto di riferimento, o meglio quel tipo di giocatore da alternare tra campionato e Champions partendo con una certa regolarità tra i titolari almeno nell’alternanza. Niente di tutto questo. A Inzaghi il giocatore piace, ma non è il suo profilo ideale.
Dalle smentite all’incontro: ecco la formula
La realtà è che il suo procuratore Giuseppe Riso, dopo i danni che ha provocato insieme a Lina Souloukou con la cacciata di De Rossi e l’arrivo del disastroso Juric, sta provando a recuperare terreno agli occhi dei Friedkin. E così sta provando a mettere anima e corpo su questa operazione, tanto è vero che se Frattesi non ha mai chiesto la cessione, è stato senza dubbio l’ex cameriere ora agente di calciatori, a preparare il terreno attorno al malcontento del calciatore.
E la Roma, ma anche Napoli e Juve, pure il Milan, in qualche modo anche la Fiorentina, si sono gettate a capofitto sulla mezzala-trequartista, con la società giallorossa che è senza dubbio la favorita. Un po’ perché Riso la sta portando avanti in prima persona e poi sempre perché lo stesso agente ha fatto capire a Marotta che la Roma di Ranieri non può essere considerata una diretta concorrente come la Juve e il Napoli. E così è nata l’operazione.
Subito dopo la partita della Roma, Ghisolfi su spinta di Ranieri si sarebbe sentito al telefono con Ausilio per fissare un incontro anche via Skype per ascoltare cosa ha in mente di fare la Roma. Non è escluso che il direttore sportivo possa fare un blitz a Milano per l’ennesima volta, più che altro la Roma è disposta a mettere sul tavolo 25-30 milioni più il cartellino di Cristante (che è dello stesso Riso ma all’Inter e a Inzaghi non entusiasma anche per la valutazione che dà la Roma, ovvero sui 15 milioni di euro, una pazzia ndr), ma nella ruota sono finiti anche Zalewsky ed Hermoso.
L‘Inter non è entusiasta, ma vuole assecondare la spinta della Roma e vedere fino a quanto si può spingere, anche perché il giocatore scalpita per lasciare Milano e andare alla Roma, non tanto perché è la squadra che l’ha cresciuto insieme alla Lazio, ma perché Ranieri, sempre attraverso lo stesso onnipresente Riso (non è escluso che i due si siano sentiti ndr) che diventerebbe un punto di riferimento tecnico importante. La Roma avrebbe anche l’idea di accontentare l’Inter e proporre un prestito biennale con l’obbligo di riscatto a giugno del 2026 con una cifra intorno ai 40 milioni di euro in un’unica tranche. Si tratta, ma al momento l’operazione è tutt’altro che naufragata.