Parla l’esperto geologo sulla situazione di allerta nelle regioni emiliana e toscana: “E’ normale avere paura quando piove così tanto…”
Se non bisogna a mettersi a fare la danza della pioggia per non far piovere, poco ci manca. Una situazione che preoccupa in Emilia Romagna e in Toscana, anche se le condizioni meteo si stanno alleggerendo, ma così andare avanti non è semplice e lo fa capire il noto geologo Mario Tozzi, in questi giorni alle prese anche con quanto sta avvenendo ai Campi Flegrei. “E’ normale, ahimé, che la gente abbia paura, anche perché contro l’acqua che ti arriva poco puoi fare…“, dice il geologo e noto conduttore televisivo di trasmissioni che parlano proprio di geologia, di clima e delle condizioni del terreno e territorio del Belpaese.

L’Italia è un paese particolare, bello e affascinante perché ha tutto, ma alcune situazioni, soprattutto politiche e burocratiche hanno fatto modo e maniera che si trascurassero le normali procedure di controllo sulla costruzioni di case, spostamenti di terreni e tanto, tanto altro. Ed è anche causa di questo che tante
Uno che racconta e spiega da anni quel che succede da tempo sul nostro territorio è proprio Mario Tozzi, il geologo che ha sempre spiegato come alcune catastrofi e calamità naturali si potevano evitare, tentando di fare attenzione a dove si costruiva e soprattutto come si costruivano strutture e altro: “E’ normale e giusto che la gente purtroppo abbia paura quando piove così tanto, poi certo nel 2025 non ci dovrebbe essere timore per la pioggia ma c’è perché purtroppo è stato cementificato tutto e l’acqua quando cade non ha più sbocchi giusti e regolari dove andare, e che fa? Se piove tanto, e non ha vie per scivolare sale ed entra nelle case delle persone….”.
Tozzi: “La cosa migliore è rinaturalizzare i corsi d’acqua”
“Non è che si possa fare poi così tanto, soprattutto quando piove in quel modo da quelle parti“, spiega il noto geologo che non ha certo la soluzione anche se qualcosa si può fare sempre, ovviamente “non mentre ci sono queste allerte anche perché non si farebbe in tempo, se non quello che si fa quando si cerca di attutire e salvaguardare la situazione e stare vicino alle persone“.
La prevenzione è basilare, ma su questo Mario Tozzi ne fa una battaglia da una vita e spiega quello che secondo lui si dovrebbe fare anche se ammette che qualcosa si sta studiando in questo senso: “A Firenze e nella Toscana, ad esempio, so che ci sono progetti e si stanno studiando delle vasche di espansione dell’Arno in modo tale che la città possa essere ancora di più salvaguardata, anche se la cosa migliore sarebbe quella di rinaturalizzare i corsi d’acqua in modo tale che lo scorrimento delle acque si possa espandere. In Liguria, ad esempio, è stato fatto un buon lavoro di prevenzione e qualche soluzione è stata trovata“.

Il problema è sempre lo stesso e poi quando accadono alluvioni o altre calamità si parla di emergenza e di stare vicino alle persone, ma la prevenzione in questi casi è tutto, per questo Mario Tozzi spesso non fa che ricordare quanto sia stato devastante “aver costruito tutto e dappertutto, cementificando ogni situazione in posti dove forse era meglio non farlo o capire se si poteva fare, soprattutto per dare sbocco a corsi d’acqua, soprattutto quando ci sono piogge al di sopra della norma…”