L’attivista ed ex parlamentare si dice “indignata per quanto è accaduto al collaboratore di Giuli” e attacca il suo vecchio partito
“E’ tutto uno schifo, mi dispiace dirlo, ma quanto è successo a quel poveretto di Spano è indegno, è tale e quale a quello che è accaduto a me…“. A parlare in modo così perentorio e diretto è l’attivista ed ex parlamentare del Pd Anna Paola Concia che, sulla vicenda Spano-Giuli-dimissioni-omofobia, ne ha per tutti.
Non ci sta a quanto sta succedendo e vedendo attorno a sé, “ma sono cose che si ripetono” e dice Concia a Cityrumors.it, “si ripetono sempre allo stesso modo, e con gli stessi protagonisti da una parte e dall’altra“. L’attivista per i diritti civili, sui quali non smette mai di combattere e battagliare, soprattutto quando di mezzo c’è l’omofobia e tanto altro, ricorda bene cosa è successo proprio a lei, “e con Spano è identico, la situazione tale e quale la mia“.
Anna Paola Concia era stata scelta e nominata dal ministro Valditara, proprio un anno fa circa come coordinatrice del progetto per le scuole “Educare alle relazioni”, ma successo il putiferio e fu costretta a dimettersi. “C’è Pro-Vita che in questo governo pare conti tanto anzi più di tanto – spiega Concia -, basta vedere cosa hanno detto e scritto sulla sottoscritta che ha le spalle larghe e se ne è andata solo perché non volevo mettere in difficoltà una persona per bene come Valditara, ma su Spano c’è stata un’acredine schifosa, e me lo lascia dire da destra ma anche da parte della sinistra o quella che si professa tale come nel Pd, il loro silenzio mi fa schifo…”
Tutto quello che sta accadendo ed è successo con Spano, fa capire la stessa Concia, “è un chiaro caso di omofobia, su questo non ci sono dubbi. Io mi chiedo: ma la sinistra dei diritti civili dove cavolo è? Perché non difende Francesco Spano, perché non denuncia questo schifo? No, è meglio stare in silenzio, meglio non schierarsi. Il motivo? Perché Spano, uomo di sinistra che va a lavorare con la destra è un traditore, ma la facessero finita ancora con queste stupidaggini, i diritti civili non hanno colore, zero e mi fa specie che queste cose arrivino da sinistra…”.
E’ durissima, Anna Paola Concia e va avanti diretta sulla sua strada senza guardare in faccia nessuno. “Ma vi sembra possibile che in un paese del genere e davanti a una situazione del genere, deve essere il solo Giuli a difendere il povero Spano? Per me è una vergogna che gente del Pd, persone che conosco da anni non abbiano detto nulla e a me nessuno può dire nulla, zero, ho fatto lotte a sinistra, sin dall’inizio e nessuno osa dire nulla alla sottoscritta che me lo mangio, ma il silenzio è ipocrisia allo stato puro…”
Alla domanda sul motivo per cui la sinistra, il Pd in testa, non dice nulla su Francesco Spano, la Concia riparte a testa bassa: “Tace e resta in silenzio perché il povero Spano è un uomo di sinistra, e tutti lo sanno, che collaborava con un ministro di destra, quindi, ribadisco, per loro, è un traditore, e quindi il Pd dei diritti civili non lo difende. Una vergogno e una cosa che fa ribrezzo ed è oscena. E’ solo da miserabili. Schlein? Non ho mai avuto il piacere, ma credo e so che sui diritti civili la vediamo allo stesso modo, ma anche lei è stata zitta”
Sul clima che c’è attualmente, l’attivista ed ex parlamentare del Pd non ha dubbi: “Ribadisco che è una vergogna, e tutto questo non mi piace e fa schifo. Purtroppo c’è un clima omofobo nella politica, ma anche in tanti altri settori come nel giornalismo, ad esempio. Io vado avanti per la mia strada, come sempre ho fatto e continuerò a fare, su questo ci può giurare e metterci la mano sul fuoco“. E così sarà, infatti.
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