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Bruno Pizzul il commovente ricordo di Fabio Capello: “Mi mancherà…”

L’ex grande allenatore ha lavorato per due anni accanto al telecronista, insieme hanno formato una delle coppie più amate: “E’ stato bellissimo lavorare con lui”

Se ne è andato un amico, una persona per bene e una grandissimo professionista, il migliore…“. A parlare così, in modo commovente, di Bruno Pizzul è l’ex grande allenatore di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid, nonché ex ct di Inghilterra e Russia, ora opinionista di Sky Fabio Capello che del telecronista Rai ha tanti ricordi. “Quando mi offrirono la possibilità di lavorare in Rai con Bruno, non è che fossi così esperto, ero un allenatore, ma lui mi mise subito a mio agio e da lì partimmo“.

Bruno Pizzul il commovente ricordo di Fabio Capello: “Mi mancherà…” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Bruno Pizzul e Fabio Capello fecero coppia per circa un anno e mezzo, un tandem che fece subito bene e che entrò nel giro di poche settimane nel cuore della gente. C’era Pizzul che era una garanzia e Capello che faceva la parte del competente e insieme funzionavano che era una meraviglia anche se se l’ex ct ci tiene a specificare: “Bruno era un grande competente di pallone, spesso nemmeno ci preparavamo, se non nel minimo perché andavamo quasi a braccio, ci facevamo trasportare dalla partita e da quello che vedevamo, poi lui era incredibile“.

Ricordo con grandissimo piacere quel periodo lavorativo – ha spiegato l’ex ct di Inghilterra e Russia -, dove ebbi la fortuna di conoscere una bravissima persona e avere un amico. Sono molto addolorato per la sua scomparsa, era davvero una persona per bene, buona e gentile, oltre ad essere un professionista coi fiocchi, a mio modo di vedere il migliore“.

L’ultima telecronaca insieme

Per Fabio Capello l’esperienza si interruppe proprio perché tornò in panchina, l’ultima partita che fecero insieme fu la finale di Coppa delle Coppe a Birmingham tra Lazio e Mallorca, visto che da lì a poco ci fu la chiamata della Roma, anche se, proprio in quella circostanza ci fu anche la possibilità perfino di diventare allenatore della Lazio, qualora la squadra biancoceleste uscisse sconfitta da quella finale europea.

“Vero, c’era un po’ di movimento attorno alla mia persona in quel periodo, con Bruno si scherzava e sapevamo entrambi che sarebbe finito da lì a poco, ma quello era il destino, anche perché io stavo bene lì, mi piaceva quel lavoro, ma preferivo tornare a fare l’allenatore, con l’approdo alla Roma finì quell’esperienza ma la ricordo come una delle cose più belle che abbia fatto al di là del calcio“.

L’ultima telecronaca insieme (Ansa Foto) Cityrumors.it

Tanta gente ricorda la coppia Pizzul-Capello per la semplicità e la sintonia che c’era tra i due: “E’ vero, con lui si andava benissimo, Bruno era stato anche un calciatore professionista, giocò col Catania, poi si fece male e cambiò carriera, ma proprio il fatto che aveva giocato a pallone lo rendeva un competente sublime

Capello: “Un gentleman e che cultura”

Fabio Capello ci parlava di tutto: “Era una persona colta e un vero gentleman. Aveva davvero dimestichezza ed era anche bravo a capire i momenti della partita. Lo ripeto era un grande uomo a mio parere, ma la cosa più bella che aveva era la sua normalità e semplicità, e questo lo rendeva eccezionale“.

I ricordi di Fabio Capello si fanno più nitidi: “Con lui ho passato dei bei momenti, ci sentivamo anche fuori dal lavoro. Tanti hanno ripreso da lui e dal suo modo elegante di raccontare non solo il calcio ma lo sport in generale, era davvero un piacere stare con lui e chiacchierare di tutto“.

Capello: “Un gentleman e che cultura” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Il saluto dell’ex tecnico di Roma, Milan, Juve e Real Madrid: “Una bellissima persona e un professionista coi fiocchi. Prima di lavorare assieme a lui, ma anche dopo, era sempre una grande emozione ascoltare la voce di Bruno durante le telecronache. Nel lavoro magari può accadere, ma con lui non abbiamo mai discusso, era impossibile, aveva la grande dote di far capire una partita anche a chi seguiva poco il calcio…

Daniele Magliocchetti

Lo so, è un sogno un po' bizzarro, ma da piccolo sognavo di fare l'inviato di guerra, mi perdevo nei racconti di Ettore Mo, meraviglioso inviato del CorSera, su questa scia sono diventato un giornalista, meglio dire cronista (esistono solo le notizie), scrivendo e raccontando sport (principalmente), ma anche cronaca e politica per Ultime Notizie, Ansa, Repubblica e Messaggero, cartaceo e on line, contestualmente facevo (e faccio) anche radio passando per Radio Incontro, Radio Globo, Radio Sei, Radio Incontro Olympia ora solo Radio Olympia. Da sempre curioso del mondo e di chi ne fa parte.

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