E’ uno dei fondatori di “Democrazia Sovrana e Popolare”, ex segretario di Rifondazione Comunista che difende a spada tratta l’amico-avversario
Quando è stato arrestato e portato nel carcere di Rebibbia, è stato uno dei primi, se non proprio il primo a scrivere un pensiero su X, ribadendo il fatto che, a suo parere, ci potesse essere “un accanimento” nei confronti di Gianni Alemanno, ex Sindaco di Roma portato in carcere il primo giorno dell’anno per non aver rispettato le disposizioni del tribunale sugli arresti domiciliari. E più che essere un amico è stato un avversario politico e dalla parte opposta, visto che Marco Rizzo è il fondatore ed ex segretario di Rifondazione Comunista.
E’ rimasto sconcertato da quanto è avvenuto all’ex Sindaco e anche ex ministro del Governo Berlusconi. Per Marco Rizzo nonostante siano passati trenta giorni, non comprende il motivo di così tanto accanimento, anche se sottolinea il fatto di non “voler giustificare quanto è accaduto”, ma allo stesso tempo non può credere che ci sia un trattamento del genere.
Insieme hanno battagliato contro tutto e tutti per la pace e contro la guerra, tanto che Rizzo, quasi quasi, pensa che tutto questo possa anche essere dettato dalle posizioni di Alemanno “contro la guerra e per la pace”, tanto che ricorda come qualche ora prima e anche qualche giorno prima dell’arresto, Alemanno fosse “in piazza come la sua passione per la politica e per i temi che porta avanti per manifestare per la pace, cioè è un uomo che lotta per la pace in Ucraina”. E questo ha mandato in tilt lo stesso Marco Rizzo.
Stenta ancora a crederci per quanto è successo anche se lo stesso Rizzo che, al di là delle idee, che negli ultimi tempi hanno quasi unito i due, gli sia stata “revocata la libertà condizionale ottenuta dopo una condanna che finiva tra quattro mesi” e questo lo “lascia pensare e anche un po’ preoccupare” dal fatto che ci sia una situazione del genere, nonostante Alemanno “abbia fatto qualche cavolata, ma dal punto di vista burocratico e procedurale, non merita una cosa del genere“.
Pensare che i due erano l’uno l’estremo dell’altro e ora entrambi condividono diverse cos, con Marco Rizzo che lo difende a spada tratta, anche perché “so bene che non è un criminale e che ha una passione politica che porta avanti con grande ardore”, spiega il fondatore di Democrazia Sovrana Popolare.
Non vuole esporsi più di tanto, non certo perché ha paura di chissà cosa, ma teme solo che non possa giovare alla situazione di Gianni Alemanno, anche se ammette e lo preoccupa il fatto che in questo paese “viene messo agli arresti domiciliari chi ammazza un carabiniere, e mi riferisco a Mario Cerciello Rega“. Per poi approfondire che nel caso di Alemanno si è scelta quasi una data simbolica, ovvero Capodanno. Mi fa preoccupare questa cosa, non certo giustificare”, anche se ci tiene a ribadire e ricordare “la passione che ha Alemanno per la pace. Poche ore prima era in piazza a manifestare proprio per la pace“
Birkenstock accusa il colpo: il noto marchio non ottiene il risarcimento per plagio dal logo…
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha emesso una sentenza riguardo la Terra dei Fuochi…
Un incidente pazzesco avvenuto nella serata e sopra la città con uno scoppio e un…
La decisione di Mantovano e il caso Lo Voi hanno aperto un nuovo fronte nella…
Emis Killa fuori da Sanremo 2025 perchè indagato dalla Procura di Milano: il pubblico spera…
Al momento del ritrovamento dei corpi, le due sorelle erano morte da più di un…