Per cercare di spiegare cosa è avvenuto nel voto tedesco, il rettore della Lumsa e noto politologo: “Non sarà semplice coordinare le diverse anime”
Il vento della destra soffia in Europa. “La democrazia ha scelto, anche se il segnale è deciso e chiaro verso l’Europa, non il contrario“, le parole di Francesco Bonini, Rettore della Lumsa e noto politologo italiano che ha provato a dire la sua dopo le elezioni in Germania che hanno visto vincere la destra democratica non certo quella xenofoba che ha comunque ottenuto un grande risultato.
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Dopo la vittoria chiara alle urne, anche il futuro incomincia a esserlo, soprattutto dopo i primi colloqui e le prime strategie. La Cdu e la sorella bavarese Csu hanno vinto le elezioni politiche in Germania, un risultato che sembrava potesse essere diverso, ma la percentuale è di tutto rispetto che si attesta sul 28,6% con un guadagno di 4,3 punti rispetto al voto del 2021.
E quello che non ha sorpreso sono state le parole del leader del partito, Friedrich Merz, che ha annunciato di puntare alla Grosse Koalition con l’Spd. “E’ un segnale importante, deciso e chiaro quello che dalla Germania arriva all’Europa, una segnale di cui c ne era bisogno“, le parole di Francesco Bonini che prova a spiegare cosa è successo e cosa a breve accadrà nel panorama politico tedesco.
“Ci sono diverse anime, ma tutte europeiste”
“Da quello che sta emergendo, sembra che si vada verso una grande coalizione che poi, sinceramente, è una piccola coalizione perché la somma dei seggi dei Cdu, Csu e Spd supera di poco la maggioranza assoluta dei seggi“, il pensiero del Rettore della Lumsa e politologo importante.
Bonini appare solo un po’ titubante sul fatto che nella grande coalizione, come è stata definita un po’ da tutti gli esperti a livello internazionale, non è che sarà così semplice convivere: “Questa alleanza a tre con verdi presenta molte contraddizioni interne all’alleanza ma sembra tanto di rivedere la classica e solida unione tra democristiani e socialdemocratici“.
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Infine Francesco Bonini, che non nasconde anche lui la sua preoccupazione politica per l’ascesa di Afd, non può non notare che la vittoria del Cdu e la relativa alleanza non può che essere “un segnale europeista fatto molto positivo che la Germania così possa ritrovare la sua stabilità. Un segnale chiaro e determinante, anche se dovranno coordinarsi i leader della coalizione, cercare di convergere per dare un segnale di stabilità, dando anche più forxa alla leadership della commissione europea che ora appare un po’ debole anche e soprattutto in Europa, ma adesso qualcosa cambierà, per forza“