È il giorno di Juventus-Napoli. Ai nostri microfoni è intervenuto l’ex difensore Zamboni, che in carriera ha vestito entrambe le maglie
Si entra nel vivo della quinta giornata. Dopo gli anticipi del venerdì che hanno visto la vittoria dell’Empoli a Cagliari e del Torino a Verona, oggi, sabato 21 settembre, sono previsti altri tre match. I fari naturalmente sono tutti puntati su Juventus-Napoli, in programma alle ore 18. I bianconeri arrivano a questa sfida da due pareggi consecutivi in campionato e da una prestazione convincente in Champions League. I partenopei, che non potranno contare sui tifosi dopo il divieto emesso dal prefetto di Torino (tra mille polemiche ndr), proveranno a continuare la striscia positiva (per adesso a tre ndr).
Un big match che noi abbiamo analizzato in esclusiva con Marco Zamboni. L’ex difensore ha indossato nel 1997 per una volta la maglia della stagione per poi passare la stagione successiva al Napoli dove ha collezionato quattro presenze. Esperienza diversa con la maglia azzurra nella stagione 2003/2024 dove ha messo a referto 37 presenze e 3 reti.
Marco Zamboni, cosa si aspetta dalla partita tra Juventus e Napoli?
“Credo che sia una partita di alto livello. Il Napoli sta molto bene e la Juventus, dopo due pareggi consecutivi in campionato, ha fatto una grandissima prestazione in Champions League. Quindi in generale mi aspetto un match bello e interessante“.
Siamo ancora alla quinta giornata e non possiamo parlare di sfida decisiva per il campionato. Ma sicuramente si può dire che è una partita importante per entrambe le squadre.
“Assolutamente sì. Siamo ancora alla quinta di campionato ed è davvero prematuro dire dove si andrà a finire. Comunque sarà una partita dove si capiranno molte cose. Sono anche certo che oggi pomeriggio si affronteranno due squadre che lotteranno fino alla fine per la vittoria del campionato con l’Inter”.
Altro tema è il ritorno di Conte allo Stadium. Molto probabilmente sarà fischiato. Questo potrebbe avere un peso?
“No. Noi giocatori o ex siamo abituati da eventuali fischi. Non penso assolutamente che si faccia intimorire. Poi io non credo che Antonio alla fine venga fischiato. Però può anche essere. Ma ripeto, è una cosa che cambia poco ai fini del match. Gli eventuali fischi non peseranno sul risultato“.
Chi secondo Lei potrà essere decisivo in questa sfida?
“Ma io non parlerei di uno solo. Magari il singolo può essere decisivo, ma secondo me è assolutamente più importante la voglia di vincere che ha la squadra. Chi fa calcio parla sempre del gruppo e non solo di un calciatore. Faccio un esempio: Maradona è stato il più forte di tutti. Diego, però, aveva anche una squadra e dei compagni che erano eccezionali“.
Antonio Conte può essere l’arma in più di questo Napoli?
“Antonio è un grande lavoratore. Dà ritmo, forza, velocità, ma riesce a sfruttare al meglio anche tutte le potenzialità di ogni singolo calciatore. È una persona che si fa volere molto bene dall’intero gruppo. Questo è il mio pensiero su Conte“.
Se da una parte c’è Conte, dall’altra c’è un Thiago Motta che sta iniziando a dare forma alla sua Juventus.
“Credo che la Juve avesse bisogno di un cambio. Le ministre riscaldate non sono mai come appena fatte. Quindi credo che i bianconeri abbiano fatto una scelta giusta e lotterà fino alla fine per lo Scudetto“.
Come si prepara una sfida come questa?
“Come tutte le altre partite importanti. Ci si prepara per provare a vincere la sfida“.
Lei ha giocato in entrambe le squadre. Che ricordi ha?
“Diciamo che alla Juventus sono stato assolutamente di passaggio. Ho fatto una sola presenza. Al Napoli, invece, ho fatto le mie partite e di questo sono felice“.
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