L’ex direttore di gara internazionale ora opinionista Mediaset da anni torna sull’episodio del romanista: “Mi spiace ma Turpin ha esagerato a mio modo di vedere…”
“Si è dibattuto molto, ma vedendo e rivedendo l’azione non mi sembra compatibile con quanto è stato deciso dall’arbitro…“. E’ questa l’opinione di un ex arbitro famoso come Graziano Cesari, per tantissimi anni direttore di gara di serie A e internazionale, tanto da dirigere partite di coppa, Europei e mondiali. Esperienza da vendere e anche tanta dimestichezza davanti alle immagini da commentare: “Magari mi si può dire che sono vecchio come arbitro, nel senso che ora si gioca un altro calcio rispetto a quando lo facevo io, ma sulle immagini posso dire qualcosa in più, visto che lo faccio ormai da vent’anni…”.

L’ex arbitro, molto noto anche perché è uno degli opinionisti di Mediaset da tantissimi anni e commenta le immagini nei post partita, sul fallo di Hummels su Sannadi che si stava involando verso Svilar se ne stanno dicendo di “cotte e di crude”, con opinioni diverse da tante altre, ma su una cosa Graziano Cesari si vuole soffermare, ovvero sulla praticità e sulla semplicità della decisione.
E poco importa che Ranieri abbia detto subito che era un’espulsione netta e sacrosanta, ma non per Cesari: “Capisco il tecnico della Roma, dal campo e vedendola una sola volta ci può anche stare, ma a rigor di regolamento, la decisione che ha preso Turpin in presa diretta non è compatibile con quanto si vede nelle immagini e soprattutto su quello che dice il regolamento sul cartellino rosso per DOGSO, ovvero il famoso fallo da ultimo uomo“.
“Era da giallo per regolamento, ha sbagliato”
Per Cesari se non è un abbaglio, poco ci manca, ma l’ex arbitro non punta tanto il dito sul suo ex collega quanto sulla sala Var che poteva e doveva intervenire, anche perché il DOGSO, spiega Cesari, nel regolamento quando si fa riferimento a questo è specificato di “chiara e ovvia occasione da gol”.
Ma aggiunge l’ex direttore di gara “a me non sembra di ravvisarla vedendo le immagini, primo perché la porta è lontana, secondo per la direzione che prende il pallone verso l’esterno e l’intervento di Hummels e poi aspetto non proprio da trascurare, ci sono due giocatori della Roma che possono arrivare su Sannadi”

Per Graziano Cesari è stata “una decisione che non è compatibile con quanto si è visto dalle immagini”, tanto che secondo l’ex direttore di gara, l’azione si è sviluppata “a più di 50 metri dalla porta e la direzione del pallone è addirittura verso l’esterno. per me, almeno è come ci si doveva in qualche modo comportare ci potevano essere gli estremi per l’intervento da patte del VAR per cancellare il rosso e dare il giallo. Questo si poteva fare….”