Il professore e storico esprime il suo pensiero su quanto sta accadendo in Medio Oriente: “Bene la liberazione degli ostaggi ma Israele paga un prezzo altisismo”
Una tregua che ha fatto contenti tutti ma da tante persone, esperti e zone del mondo in tanti sono molto dubbiosi che tutto questo possa durare a lungo. Lo pensa, ne è quasi certo, anche il professor e storico Giordano Bruno Guerri che conosce molto bene la situazione e la storia d’Israele e tutto quello che succede da anni in quei territori.
Per il professore non ci sono tanti dubbi su quello che sta succedendo non tanto e solo in questi ultimi giorni ma per quello che accade da ottobre 2023 fino ad oggi, nonostante la tregua raggiunta e spiega: “Sono due popoli e situazioni, persone che storicamente si odiano, ognuno di loro vuole la morte dell’altro, non da adesso, ma da sempre. I bambini nascono e già odiano, per questo ritengo sia una tregua fragile, fragilissima”.
E’ rimasto contento e soddisfatto per l’accordo che è stato raggiunto tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi, ma avverte che “non sarà proprio una passeggiata”, perché secondo Giordano Bruno Guerri tutto si regge su un equilibrio molto sottile, considerato che i “due popoli si odiano, ognuno di loro vuole ardentemente la morte e la distruzione dell’altro, e questo non è cambiato affatto”.
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