Il filosofo, ex Sindaco di Venezia ricorda il Pontefice e i suoi sono pensieri d’affetto: “Se ne è andata una persona straordinaria spero che la Chiesa vada avanti nel suo nome”
“Un vero peccato, lo dico con dolore e con grande dispiacere perché Papa Francesco è stato un Papa incredibile per quello che ha cercato di fare nel suo papato e un uomo straordinario“, le parole cariche d’affetto e di sincero rammarico da parte del professor Massimo Cacciari che in questi giorni non nasconde una “grande amarezza” per la notizia della morte di Bergoglio.

Colpisce sentire parlare il professor Cacciari in questo modo così sentito ed emozionato, mentre parla di Papa Francesco, ricordando che è stato “un Papa rivoluzionario che ha cercato di cambiare qualcosa dentro la Chiesa e di portarla in avanti“, anche perché, ricorda il filosofo a Cityrumors.it è stato un Pontefice che ha dato una “importante discontinuità rispetto al passato e soprattutto a chi l’ha preceduto, spero che chi verrà proseguirà su questa linea“.
Pensare che Massimo Cacciari è ateo, ma molto rispettoso e studioso, tanto che ha apprezzato tanto quello che ha cercato di fare Papa Francesco nel segno della riforma e non era facile anche se “appena ha scelto il nome da lì si capiva tutto perché Francesco ha rappresentato una segno di rottura nella Chiesa di tanti anni fa e per me Bergoglio non ha fatto altro che proseguire sui quel tipo di strada e scia, e mi dispiace perché ho molto rispetto e ammirazione per persone di questo calibro”
“Atto di coraggio e di giustizia chiedere l’indulto per i carcerati”
Un discorso che Cacciari prosegue anche perché crede che sia stato il segno tangibile del papato di Francesco Bergoglio, legando sempre alla scelta del nome che ha scelto subito: “Nel nome c’era tutto per questo penso con la massima amarezza e preoccupazione perché questo Papa, a mio modo di vedere, ha dato la strada con chiarezza, tentando, in qualche caso anche con successo, una riforma radicale ma c’è ancora molto da fare“.
Per il professore, il Pontefice ha fatto quasi un percorso tutto suo, incontrando tantissima “opposizione al suo interno, anche per questo mi attendo un conclave molto turbolento, ma è una sensazione non so nulla. E’ altrettanto vero che Papa Francesco ha nominato molti cardinali a lui fedeli e con lui nel suo percorso o che quanto meno vedevano la Chiesa come la vedeva lui e come dovrebbe essere. La speranza è che chi ha scelto nel 2013 Papa Bergoglio, si spera e si pensa che la maggioranza sia in qualche modo riformatrice“.

Il Conclave ci sarà tra qualche settimana e si deciderà il da farsi sull’elezione del nuovo Papa, con il professore che non la vede benissimo “ma le mie sono sensazioni”, anche se dei nomi, da quello che leggo e sento, ci sono come il cardinale portoghese Mendoza e il cardinale Zuppi, ma anche vescovi americani e africani”.
Ma per il professor Massimo Cacciari una delle cose che l’ha colpito è quando Papa Francesco è andato ad aprire la Porta Santa a Rebibbia quando fece l’appello per la grazia ai carcerati: “Quella fu una cosa che mi colpì molto, anche perché quella preghiera di concedere l’amnistia e l’indulto ai carcerati, che fa parte di Papa Francesco e del suo modo di essere buono in un momento molto particolare, la trovavo e la trovo giusta, cosa che la politica a mio modo dovrebbe ascoltare“