Paura del nuovo codice della strada? L’incredibile idea del ristoratore: “A casa vi porto io”

Una bellissima iniziativa nata quasi per gioco e per necessità che ha fatto il giro del web e soprattutto di tanti locali d’Italia

“Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione“, dicevano in Amici Miei. Una citazione di un film geniale e meraviglioso per descrivere l’idea di un uomo che ha fatto più di necessità virtù. Un ristoratore che ha preso letteralmente di petto il nuovo codice della strada, inventandosi, in maniera semplice, una soluzione geniale, chiara e alla portata di tutti.

Stefano Sinibaldi
Paura del nuovo codice della strada? L’incredibile idea del ristoratore: “A casa vi porto io” (foto Cityrumors.it)

Un’idea che sta facendo il giro d’Italia e che potrebbe risolvere tante situazioni e dare la possibilità a tanti locali e ristoranti di poter avere un servizio in più, ma soprattutto importante.

Lui si chiama Stefano Sinibaldi e, come gli attori di Amici Miei, è toscano e non poteva essere altrimenti, anche perché, vedendo e notando il timore, quasi “il terrore”, scolpito sul volto di alcuni suoi clienti che avevano paura di poter bere o perfino anche “mangiare il riso con lo champagne per paura di non superare il test sull’alcool“, non ci ha visto più e gli è venuta in mente la madre di tutte le idee.

L’idea vincente che ha “spaccato”

Paura del codice della strada? “Tranquilli, ci penso io”, si è detto Stefano Sinibaldi che ha così deciso di offrire come servizio ulteriore la possibilità di riportare a casa quei clienti che avevano osato un po’ con l’alcool o che avevano bevuto ma non si sentivano sicuri di poter portare la macchina. “Siamo a un 50% di calo delle vendite di vino in Toscana, e nei locali specializzati come il mio è una vera mazzata” dice con sincerità anche perché il suo ristorante, Mezzo Km, ha 40 coperti e la sua reputazione se l’è costruita nel tempo anche grazie alla varietà di vini e di tanti coktail e gin, più tante altre cose. E’ un locale ricercato dove si beve con intelligente e cultura, ma si mangia allo stesso modo.

Il piatto di mezzo Km
L’idea vincente che ha “spaccato” (Foto Cityrumors.it)

Eppure, nelle ultime due settimane, molti clienti si limitano a gin zero gradi e rum analcolico, spaventati dalla stretta sui controlli stradali. “La sicurezza viene prima di tutto – racconta Stefano Sinibaldi a Cityrumors.it ma non possiamo ignorare che il vino è cultura, storia e stare insieme. È ciò che completa l’esperienza gastronomica. Non sono disposto a rinunciare a tutto questo”. E così gli è venuta l’idea di offrire il passaggio a casa, qualora ci sia qualcuno che non si sente in grado di guidare e rischiare.

Un ristoratore amico e anche un autista

Per arginare il problema, Sinibaldi ha lanciato un’iniziativa chiara, semplice e al tempo stesso coraggiosa e vincente, almeno a giudicare quanti la stanno apprezzando, tanto che offre un passaggio gratuito a chi, dopo aver cenato al Mezzo Km, non se la sente di mettersi alla guida. “Alla prenotazione, i clienti possono richiedere il trasporto di ritorno. Un collaboratore o io stesso li accompagniamo a casa. Non ci sono ricarichi sul conto, è solo il nostro modo di prenderci cura di chi ci sceglie”.

Un gesto semplice che ha conquistato i clienti: non tanto per il servizio in sé, quanto per l’attenzione che trasmette. “Si sentono valorizzati e tornano” racconta con orgoglio Stefano Sinibaldi che viene cercato in tutta Italia, con colleghi che gli chiedono consigli e persone che si offrono di aiutarlo.

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