Il direttore di Limes a Cityrumors.it spiega la clamorosa posizione presa da Trump sul blocco agli aiuti militari al paese ucraino
Situazione esplosiva. Ogni giorno che passa, per quel che riguarda il conflitto Ucraina e Russia, succede qualcosa che stravolge del tutto o quasi quello per cui si è lottato e parlato non tanto il giorno prima, ma appena qualche ora prima.
E così, si susseguono parole che vanno nel tutti contro tutti, complicando ancora di più lo scenario e una pace a breve periodo. Dal tragico incontro tra Trump, Vance e Zelensky alla Casa Bianca, alla riposta del presidente ucraino, alle repliche del Tycoon, si è passati alla decisione degli Usa di non inviare più aiuti all’Ucraina.
Una scelta che il direttore di Limes ed esperto di geopolitica internazionale Lucio Caracciolo definisce “chiara” per quello “che è successo in queste ultime ore, quasi inevitabile considerata l’escalation di Trump”, ma allo stesso tempo approfondisce e aggiunge che “Zelensky sa bene che senza l’aiuto degli Stati Uniti non può andare da nessuna parte e soprattutto l’Ucraina non potrà andare da nessuna parte e non potrà che soccombere ancora di più, dando la possibilità a Putin di non fermarsi proprio…”.
Uno scenario che mette paura, con un’Europa che parla di riarmarsi, ma per Caracciolo c’è ancora tempo per sistemare le cose e tutto dipende ancora e sempre da “Zelensky anche perché non so cosa avesse intenzione di fare quando è andato alla Casa Bianca, probabilmente ha fatto male i suoi conti, soprattutto dicendo a Trump, il negoziatore principale in questo momento, che non vuole parlare in alcun modo con Putin, ma facendo così non ha fatto altro che delegittimare il negoziatore Trump proprio a casa sua…”.
Da più parti, ed è stato lo stesso Trump a cominciare, si discute delle possibilità che Zelensky si faccia da parte o quanto meno indica le nuove elezioni che non ci sono state per via della guerra, su questo il direttore di Limes è abbastanza chiaro, anche se non è facile intuire gli scenari che cambiano di ora in ora: “Ora c’è da capire quando ci saranno le elezioni, anche se su questo aspetto il presidente Zelensky non è che voglia fare un passo in avanti e dopo la lite furente alla casa ovale forse crede di aver più consenso“.
“Io non so come stanno i sondaggi – afferma Lucio Caracciolo -, anche perché in questo momento così delicato non so neanche quanto possano essere verosimili, ma è difficile capire quello che può succedere in un paese che è totalmente allo sbando e che sta cercando di resistere e sta combattendo, ed è allo stremo, figuriamoci senza gli aiuti da parte Usa, anche se restano quelli europei che bisogna vedere cosa e come si comporteranno in questo senso“.
E in Ucraina tutto procede per il verso giusto almeno per quel che riguarda il consenso? “Delle critiche interne, Zelensky ne ha, forse nemmeno poche, ma quanto è accaduto a Washington può avere aumentato il consenso, anche se al momento tra gli sfidanti per eventuali elezioni in Ucraina c’è il nome di Valery Zaluzhny, ambasciatore ucraino a Londra, mandato via proprio da Zelensky e che non gli risparmia critiche…“
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