L’ex campione azzurro a Cityrumors.it spiega cosa ha rappresentato per lui il tennista spagnolo nella storia di questo sport
“Non ricordo uno così, geniale, spaziale e campione assoluto, un Re, essere così umile, educato e stratosferico. Rafa Nadal è tutto questo ed è grazie a questo che è il campione che tutti amano”, parole di Paolo Bertolucci a Cityrumors.it, uno dei giocatori italiani che ha fatto la storia di questo sport.
Per Bertolucci smette di giocare non solo un grande fuoriclasse del tennis, ma un pezzo di storia vivente di questo sport e lo spiega, sembra quasi sofferente anche se lui ci corregge e ammette: “Leverei il quasi, sono proprio sofferente con tutto me stesso perché Rafa è stato un grandissimo giocatore e uomo, strepitoso e quando smette di giocare un monumento del genere per chi come me ama il tennis, accettarlo non è proprio così semplice e scontato”.
Da come parla Paolo Bertolucci pare che sia lui che abbia smesso, tanto che ci ride sopra: “Da un certo punto di vista sì perché è come se si fosse spenta la luce all’improvviso, come se una decisione che sai che deve arrivare e che speri sempre non arrivi, ma quando c’è e si concretizza devo ammettere che un po’ spiazzato sono rimasto anche se sapevo che avrebbe smesso proprio quest’anno“.
Sulle qualità del giocatore, pochi dubbi da parte dei Bertolucci ma solo certezza: “Sono uno che guarda i titoli, soprattutto nel tennis e a questo non gli si può dire nulla 14 Roland Garros e tutti gli altri grandi tornei dello Slam portati a casa almeno due volte come Wimbledon, pensare che anni fa si diceva: ma dove va questo, solo sulla terra rossa, appena cambia superficie, andrò molto più lento.
“Borg mi disse: Rafa più forte altro pianeta”
Si è visto quanto ha camminato lento Rafa Nadal nell’arco della sua storia e lo dice anche Paolo Bertolucci: “Da ragazzino si vedeva già che era un fenomeno e una cosa impressionante più di tanti altri tennista che passano per fenomeni, ma non c’è gara, a partire sulla terra rossa dove ha fatto il vuoto, dove è Dio, 14, dico 14 titoli del Roland Garros“.
Parla e racconta tanti aneddoti, Bertolucci, soprattutto quando s’incrociano sul campo a livello internazionale e si di lui l’ex campione azzurro ha solo parole belle: “Un ragazzo educato, voglioso sempre di fare ed educato, un vero campione”. Sul lato tecnico, Bertolucci alza le mani e risponde: “Potrei tranquillamente rispondere che è il classico giocatore che si è formato quasi da solo mettendo in evidenza il so incredibile taleto”
Bertolucci non riesce a parlare serenamente di una notizia del genere, anche perché l’addio di uno come Nadal l’ha quasi sconvolto anche se lui stesso spiega: “Da domani si saprà che nei prossimi giorni, Rafa Nadal non sarò non lo vedremo più e già solo questo è un dispiacere enorme, anzi per la verità una delusione cocente, ma una volta mentre stavano parlando io e Borg, mi dice: Nadal è qualcosa fuori dall’ordinario, se giocassi ora io, mi distruggerebbe. Sulla terra rossa non c’è mai stato uno così forte e decisivo e mi ha ammesso, a me mi avrebbe battuto agevolmente, ma mi avrebbe massacrato….”