Sansonetti: Alemanno in Gabbia è un atto disumano, l’indulto è legittimo e dovuto!

Il direttore dell’Unità attacca l’enorme potere che hanno diversi magistrati e una giustizia che è totalmente da riformare

Da sempre quello che pensa, dice. Può essere una banalità, ma di questi tempi non è così scontato. Senza filtri e senza timore di non dover offendere moralmente qualcuno o infastidire il politico o, in questo caso, il magistrato di turno. Con civiltà e toni moderati si può dire tranquillamente tutto. E il direttore dell’Unità Piero Sansonetti non è uno che ha peli sulla lingua, soprattutto in materia di giustizia: “La giustizia nel nostro paese funziona malissimo, per non parlare del potere assoluto che hanno i procuratori, un potere troppo smisurato rispetto a quello che dovrebbe essere e non è“.

gianni alemanno
Sansonetti: “Si all’indulto e amnistia, Alemanno in gabbia è un atto disumano!” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Secondo Sansonetti la giustizia va “non solo riformata e ristrutturata” ma quasi resettata da capo a piedi “affinché funzioni davvero per le persone per bene e non rischi di accanirsi su quelle che c’entrano poco o nulla“. Ci vuole poco a distruggere le persone e a infliggere pene o decisioni che appaiono smisurate rispetto a quello che effettivamente si è fatto nei confronti della collettività.

E gli esempi non mancano per Sansonetti, soprattutto se si va a guardare quanto è accaduto all’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno, partendo dal carcere preventivo che per il direttore dell’Unità andrebbe “abolito”, anche perché “ci sono almeno 30 mila persone, coinvolte per questo credo che l’indulto e l’amnistia siano indispensabili anche e soprattutto dal punto di vista legale, si risolverebbero tante cose”.

Su Alemanno e su quanto è stato deciso, il direttore dell’Unità è sconcertato “Una soluzione burocratica folle, si prende uno che deve scontare un anno e 10 mesi, lo si sbatte in galera per non aver adempiuto a un fatto burocratico, una follia”.

“Quanto fatto ad Alemanno è abominevole”

Sull’ex sindaco e ministro, Sansonetti non ha dubbi anche perché crede che si è davanti a una situazione sulla quale si è andati oltre il limite, nonostante la legge dica quanto è stato deciso su Alemanno: “Penso che non abbia senso metterlo dentro una gabbia, perché di questo si tratta, per un fatto meramente burocratico. Una decisione di questo genere si può prendere per una persona ritenuta pericolosa perché ha ucciso e può essere violenta e per difendere la collettività, lo metto in sicurezza e lo metto in prigione, ma quanto è stato deciso per Alemanno è follia pura, non tanto e solo accanimento, ma follia”

Il motivo per cui Gianni Alemanno è tornato in prigione è “pressoché assurdo”, spiega Sansonetti considerato che, in realtà, “aveva chiesto notizie di un pagamento legittimo, che fosse Buzzi (imputato e condannato ndr) non c’entra nulla, andare in prigione per una cosa del genere è una roba da matti. Da matti”.

Piero Sansonetti
“Quanto fatto ad Alemanno è abominevole” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Il potere che hanno tanto magistrati viene esercitato in modo totale e a volte assurdo, giusto che una persona possa decidere se accettare o meno un magistrato che lo deve giudicare, anche perché “se un medico opera 5 persone e ne uccide 3, io vado da quel medico? Ma neanche per sogno, un magistrato se manda in prigione o fa condannare persone innocenti perché non posso pensare o obiettare di non voler essere giudicato da quella persona?”. Per Piero Sansonetti sarebbe da rivedere “ogni cosa sulla giustizia“, aggiungendo che “non è facile, è una materia complessa, ma su alcune cose come la salvaguardia delle persone, sono cose sulle quali non si può scherzare”

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