Stasi, si riapre tutto. Bruzzone esclusiva: “Il killer è uno solo…”

L’esperta criminologa è rimasta spiazzata dal nuovo retroscena emerso dalla Procura di Pavia sulla nota vicenda del delitto di Garlasco

Clamoroso. Torna ad animarsi la scena del delitto di Garlasco, uno dei più controversi dell’era moderna. Sono passati diciassette anni e sette mesi da quel giorno di agosto che spezzò la vita di Chiara Poggi e la quiete di un paesino che ha conosciuto l’orrore del femminicidio e di un fatto di cronaca cruento e tragico. Ora a distanza di tempo, con l’ex fidanzato Alberto Stasi in carcere a Bollate per essere stato condannato a 16 anni, con due assoluzioni e poi due condanne, con la Cassazione che mise in dubbio la doppia innocenza, ecco che spunta un nuova prova e soprattutto un nuovo indagato. “Quello che è stato detto e trovato, se confermato, riapre tutto, ogni cosa, incredibile...”, dice subito l’esperta criminologa Roberta Bruzzone a Cityrumors.it.

Chiara Poggi
Stasi, si riapre tutto. Bruzzone esclusiva: “Il killer è uno solo…” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Quello che è successo è assolutamente incredibile, anche perché su Alberto Stasi fino adesso, c’erano fondati elementi per emettere un giudizio di colpevolezza, ma se questa nuova prova che è stata trovata dovesse corrispondere al vero e dovesse essere confermata, beh, a quel punto si riapre tutto, non può non accadere…“, dice sbigottita e incredula la Bruzzone, ma al tempo stesso ansiosa di leggere e capire quello che è stato individuato con esattezza.

Roberta Bruzzone è stata sempre molto attenta a questo caso di cronaca che ha tenuto incollati davanti alla tv tantissimi italiani, anche perché i dubbi erano tanti: “Nel caso del delitto di Garlasco ci sono sempre state situazioni e letture talmente differenti tra loro che era impossibile non ci fossero aspetti strani e controversie, con il serio rischio che negli anni si potessero perdere pezzi di verità“.

“Non si dicano baggianate, chi ha ucciso Chiara era da solo, chi parla di più soggetti dice falsità”

Un caso davvero spinoso e pieno di dubbi, tanto che prima del verdetto decisivo nel 2015 perfino il procuratore generale alzò le mani dicendo di non essere “in grado di stabilire se Stasi è colpevole o innocente”. E per la Bruzzone non ci sono dubbi soprattutto su un aspetto: “Sento da più parti non solo adesso ma da qualche anno che poteva esserci il dubbio che potevano esserci più soggetti ad aver ucciso Chiara, ma non è possibile anzi dalla scena del crimine tutto questo è impossibile perché il corpo non fu sollevato ma trascinato e le tracce erano ben chiare che si trattava di un unico soggetto”

Ora la Procura di Pavia per questo nuovo clamoroso colpo di scena indaga per la seconda volta Andrea Sempio, all’epoca poco più che maggiorenne, sulla base di due studi firmati dai genetisti dell’accusa e della difesa Stasi che sono giunti a una comune conclusione: sotto le unghie di due dita di Chiara Poggi c’erano più tracce del suo dna. “Dalle nuove tecnologie, perché si deve sapere che in questo campo ogni anno anzi ogni mese, si fanno passi da gigante, se sono state trovate e individuate delle tracce di Dna sotto le unghie potrebbero indicare un senso di lotta e se tutto viene confermato, il processo di Alberto Stasi va riaperto, non ci sono dubbi”, sottolinea Roberta Bruzzone

Roberta Bruzzone
“Non si dicano baggianate, chi ha ucciso Chiara era da solo, chi parla di più soggetti dice falsità” (Ansa Foto) Cityrumors.it

Per Roberta Bruzzone è una situazione tutta quanta da verificare e capire, ma potrebbe sconvolgere l’iter processuale di una storia che potrebbe aprire scenari nuovi e inaspettati: “Se tutto venisse confermato, la storia di questo delitto dovrà essere riscritta totalmente, ma adesso si deve aspettare e vedere quel che accade e se ci saranno nuove prove e nuove situazioni come interrogatori e così via. Potremmo assistere a qualcosa di clamoroso, la difesa di Stasi ha assestato un colpo importante, ma tutto deve essere verificato e confermato”

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