Il figlio dell’ex Presidente del Consiglio non ha per niente gradito l’uscita della figlia del generale e parlamentare di Forza Italia
Parole che risuonano da giorni come un macigno e come un qualcosa che aleggia da sempre, soprattutto se a parlare sono Rita e Nando Dalla Chiesa. Quel “mio padre è morto per fare un favore a un politico”, di Rita Dalla Chiesa e quel sorriso a conferma quando la giornalista fa il nome di Giulio Andreotti, il figlio dell’ex presidente del Consiglio, uno dei più popolari della storia recente, non l’ha mandato giù.
Stefano Andreotti, è un ex dirigente ora in pensione, ma sono anni che si occupa della vita e di tutto quello che aveva fatto il padre, non ha mai accettato tutte le varie dicerie che si dicevano sul suo conto. Ha sofferto come figlio durante i processi dove era inquisito per mafia e tanto altro, ma “è stato prosciolto in tutti i processi, tutti, nessuno escluso”, racconta Stefano Andreotti a Cityrumors.it.
E probabilmente l’odio o il rancore, parte proprio da questo, pensa e dice lui ad alta voce: “Tanto non è la prima volta che uno di loro o tutti e due i figli del generale Dalla Chiesa tirino in ballo mio padre per quel delitto. Il fratello della deputata, per dire, è dagli anni ’80 che racconta cose del genere, ora la sorella è tornata su questa linea. A qualcuno non sono mai andate giù le sentenze di assoluzione per mio padre, quelle di Palermo e di Perugia. La verità è che non accettano che mio padre sia stato prosciolto da tutto, tutto ribadisco, ma loro ogni tanto tirano fuori cose del genere”.
E’ rimasto ferito e arrabbiato per quanto ha detto Rita Dalla Chiesa in tv, “non ci volevo credere, non l’ho visto in diretta, ho letto e sono rimasto di sasso, amareggiato e desolato che ancora dietro con questa storia“.
E’ furioso perché non riesce a capire il motivo di una cosa del genere e spiega che ci sono “gli estremi per un’azione giudiziaria, ma non faremo nulla del genere, perché mio padre non l’avrebbe mai fatto e consentito, anche perché lui non ha mai querelato nessuno“. Per Stefano Andreotti c’è incredulità e desolazione più totale, anche perché mai si sarebbe immaginato dal nulla di dover rivivere una cosa del gerere.
E si chiede, “per fortuna che lei stessa ha detto di volerci rispettare, altrimenti non so cosa sarebbe uscito. Mio padre e il generale Dalla Chiesa avevano un ottimo rapporto, fu lui che diede più poteri in quel momento al militare, e poi se mettiamo dentro il rispetto della famiglia, quello lo ha avuto mio padre nei loro confronti“.
Nei prossimi giorni, Stefano Andreotti amplierà il suo concetto e potrebbe fare anche delle rivelazioni, ma di sicuro non accetta che si infanghi il nome del padre, uno dei più grandi statisti del dopoguerra: “Giurò davanti a Dio che non aveva mai fatto niente con e per la mafia anzi di averla combattuta con tutto se stesso. E io ci credo”
Il presidente del Senato non ha dubbi e vuole che la fiamma sul logo di…
Prosegue il processo per l'omicidio di Giulia. L'accusa ha chiesto l'ergastolo per l'ex fidanzato. Attesa…
Internet permette di trovare ciò di cui si ha bisogno e di effettuare acquisti in…
A dicembre milioni di pensionati percepiranno la mensilità con un leggero ritardo: il promemoria Inps…
In queste ultime settimane, una criptovaluta sta letteralmente volando: il suo valore in poco tempo…
L'ISEE rappresenta un elemento molto importante per poter accedere a tanti benefici ed a bonus.…