Andrà all’asta un’antica e rara moneta romana coniata per commemorare l’assassinio di Giulio Cesare e partirà da un valore davvero inimmaginabile
Resta una delle pagine che hanno segnato per sempre la storia dell’antica Roma. Il 15 marzo 44 a.C, un gruppo di senatori pugnalò a morte Giulio Cesare sul pavimento del Senato romano. Dopo l’assassinio, si dice che il famigerato politico romano Marco Giunio Bruto abbia coniato la moneta per segnare il suo ruolo chiave nell’omicidio e per celebrare la libertà di Roma dalla tirannia.
All’inizio, come in altre diverse parti del mondo, anche a Roma si facevano transazioni commerciali attraverso il baratto, oppure con uno scambio di metalli. Fu durante il periodo repubblicano che la monetazione Romana conobbe una importante evoluzione. Una definitiva spinta alla produzione di monete fu costituita dall’espansione dei romani nell’Italia centrale, con il conseguente aumento dei bottini di guerra e soprattutto l’accesso sempre più facile a metalli preziosi come oro e argento.
Tutte le monete antiche costituiscono una delle fonti principali per le ricostruzioni storiche. Anche le monete romane offrono uno sguardo sul passato della storia di Roma, imperatore dopo imperatore. Spesso infatti ritraggono immagini di edifici e monumenti che si trovavano, e talvolta sono ancora esistenti, nella città di Roma. Allo stesso modo, le monete realizzate per celebrazioni militari sono utilissime per effettuare confronti e datazioni. In questi giorni andrà all’asta da Numismatica Genevensis SA, una società numismatica con sedi a Ginevra e Dubai, quella che gli esperti considerano una delle monete più importanti e significative dell’Antica Roma.
Una rara moneta romana raffigurante Bruto che fu emessa durante gli arruolamenti per la guerra civile in seguito all’assassinio di Giulio Cesare. La morte violenta del primo imperatore romano resta uno dei capitoli più significativi della storia di Roma antica, tanto da convincere un famigerato politico romano, Marco Giunio Bruto, a coniare una moneta per ricordare quello straordinario avvenimento. Una moneta d’oro raffigurante il suo profilo che, arrivata ai giorni d’oggi, perfettamente conservata e restaurata, vale davvero un tesoro.
Su questo pezzo rarissimo, Bruto viene raffigurato con armatura, elmo, scudo e lance, per enfatizzare il suo ruolo militare presso i legionari romani. Gli esperti raccontano che all’epoca un legionario ricevesse una paga pari a un denaro al giorno mentre Bruto ne offrì la straordinaria somma di 1500 nel reclutamento di 80mila soldati per la decisiva battaglia di Filippi, del 42 AC, contro Marco Antonio e Ottaviano, durante la quale lo stesso Bruto si tolse la vita. Sul retro della moneta appare il nome di Casca Longvs, ossia quel Publio Servilio Casca Longo, che non solo partecipò alla congiura, ma fu il primo a colpire a morte Cesare, e poi una serie di trofei che rimandano a delle vittorie precedenti di Bruto.
La particolarità di questa moneta che verrà messa all’asta è che, ad oggi, ne restano in circolazione soltanto 7 esemplari. Ecco perchè il suo prezzo di partenza è di 750mila franchi svizzeri, circa 800mila euro, ma la previsione della casa d’aste è che il prezzo finale battuto supererà abbondantemente l’incredibile cifra di un milione di euro.
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