Le castagne sono il frutto dell’albero selvatico Castanea sativa, dal quale, in seguito a innesti e potature, ne è nata una vera e propria coltivazione, da cui hanno origine i marroni
Il castagno era noto nel Medioevo come “l’albero del pane”, perché i suoi preziosi frutti, ricchi di amidi, venivano consumati dai più poveri in sostituzione al pane.
Le castagne sono le regine dell’autunno, hanno tantissime proprietà e, come la tradizione contadina insegna, sono una fonte di carboidrati, dovrebbero essere presenti sulla tavola d’autunno almeno tre volte la settimana, soprattutto nei periodi di intensa stanchezza e di superlavoro. Quindi non solo è buona, ma è nutriente ed energetica, ricca di vitamine, fibre, minerali e altre sostanze utili al sistema nervoso, al cuore e all’intestino, sazia, depura ed è facile da digerire, ed è un grande alleato del post-dieta perché conserva i tessuti tonici e compatti.
Come preparare i marroni
Preparare caldarroste è una tradizione diffusa in tutto il Mediterraneo, dal Portogallo alla Turchia, in Italia le castagne sono un alimento tipico delle zone alpine e appenniniche, dove è stata la principale fonte di sostentamento della popolazione locale per molti anni. Si possono cuocere direttamente sul fuoco, all’interno di un’ apposita padella bucherellata, appunto le caldarroste, oppure al forno, in teglia, a 200°C per circa 30 minuti, ma sono ottime anche bollite in acqua o al vapore, sempre per 30 minuti.
La cosa fondamentale è il taglio di un paio di cm da eseguire sulla parte più gonfia del guscio, questa operazione va fatta bene e il taglio deve arrivare fino alla polpa, altrimenti in cottura il frutto potrebbe scoppiare. Poi, piccolo suggerimento, metterle a bagno almeno un’ora e dopo averle scolate e asciugate si possono cuocere sulla brace, nella padella o al forno. Le caldarroste saranno pronte quando l’incisione sui frutti si sarà ben allargata fino a mostrare una buona porzione di polpa dorata.
La giusta quantità
La porzione consigliata è di 60-80 grammi che corrisponde a circa 5-6 caldarroste. Questo perché ogni 100 grammi di caldarroste hanno circa 200 calorie, per il 43% in carboidrati, il 3% in proteine, il 2% in grassi e circa l’8-9% in fibre. La cottura trasforma parte dell’amido in zuccheri semplici: da qui deriva il loro sapore dolce. Le caldarroste sono meno digeribili delle castagne bollite o di quelle crude, a causa del tipo di cottura, che produce alterazioni dei glucidi e delle proteine. Sono quindi costituite da carboidrati complessi, fibre, vitamine del gruppo B, ferro, potassio, fosforo, calcio e magnesio e diversi antiossidanti. Per fare un esempio, una porzione di 100 g di castagne ricopre il 15% del fabbisogno di folati di un adulto medio. Contro la stanchezza mentale, si può preparare questa crema energetica: lessare un etto di castagne con una foglia d’alloro e poi frullarle con 3 cucchiai di ricotta e un cucchiaino di miele. Perfetta da gustare da sola come merenda o spalmata sul pane nero.