Burnout festivo, cos’è e come combatterlo: i consigli utili

Le feste sono ormai terminate da un pezzo eppure tornare alla vita di tutti i giorni non è facile: ecco alcuni consigli utili

Il rientro dalle vacanze non è mai semplice, soprattutto se avviene dopo diversi giorni. Già quando si stacca la spina dal lavoro per un paio di giornate, magari nel fine settimane, il lunedì si fa fatica a ripartire con la solita routine, figuriamoci quindi cosa accade quando stacchiamo la spina per un tempo maggiore.

Burnout
Burnout festivo – Cityrumors.it (PixaBay)

 

A tal proposito, avete mai sentito parlare del ‘burnout festivo’? Noto anche come sindrome da rientro, è una sorta di ‘malessere’ che dà una serie di sintomi fisici e psicologici che fanno affrontare con difficoltà le attività da svolgere durante le giornate che seguono le festività natalizie. Come riporta Cosmopolitan, ne ha parlato a Glamour UK la dottoressa Becky Spelman, psicologa e founder della Private Therapy Clinic, per spiegare meglio il fenomeno e insegnare ad affrontarlo.

Come difendersi dal ‘malessere’ da rientro

“La stagione invernale spesso comporta più attività sociali, acquisti e viaggi, che possono interrompere la routine regolare e portare ad affaticamento. La fine dell’anno è spesso impegnata con le scadenze lavorative e il completamento delle attività prima del nuovo anno. Combinati con il clima più freddo e la minore luce del giorno, questi fattori possono sicuramente aumentare la stanchezza”, chiarisce Spelman.

“Il Natale spesso sembra un traguardo perché rappresenta la fine dell’anno e un momento di riposo mentre celebriamo il completamento di compiti e il raggiungimento di obiettivi durante tutto l’anno – prosegue -. I traguardi e le scadenze possono strutturare le nostre vite, ma dare troppa enfasi al raggiungimento del traguardo può portare al burnout e a trascurare la cura di sé e il benessere”.

Burnout
Come combattere il burnout festivo – Cityrumors.it (PixaBay)

 

Come racconta Spelman durante le vacanze si può accumulare un’alta dose di stress dovuta a aspettative molto alte, agli obblighi familiari, alle difficoltà finanziarie, a un programma fitto di impegni permeati dalla pressione esaustiva di creare l’esperienza natalizia (o festiva) perfetta. La psicologa ha quindi posto l’accento sul momento in cui la festa finisce: dopo aver perso la cognizione del tempo interrompendo la routine, si ha l’insorgere della depressione post-natalizia. Uno stato d’animo piuttosto comune e difficile da controllare, che può essere migliorabile, per esempio, se si istaura un buon rapporto con i colleghi, tanto utile da non pensare al ‘malessere’ durante le ore di lavoro.
Gestione cookie