Prosegue l’ondata di calore africano sulla maggior parte delle regioni italiane con temperature ben oltre i valori medi stagionali
Quando si parla di colpo di calore ci si riferisce alle conseguenze in cui potrebbe incorrere l’organismo nel caso in cui raggiunga una temperatura superiore a 40 centigradi. Si tratta di una condizione da non sottovalutare e sulla quale è necessario intervenire prontamente per evitare guai peggiori.
Il caldo africano non ha nessuna intenzione di allentare la sua morsa sull’Italia. Anzi, dalle Alpi alla Sicilia, proprio in questi giorni, fino al prossimo weekend, raggiungerà il suo apice con temperature che arriveranno in alcune zone a toccare quote record per il periodo e l’afa sarà assoluta protagonista della scena italiana. Nella prossima settimana tornerà a salire anche il tasso di umidità rendendo la situazione ancora più spiacevole.
Caldo record
Il caldo afoso continua a non dare tregua all’Italia. Dalla Sicilia al Veneto, dalla Puglia all’Emilia Romagna, Caronte non lascia anzi si rinforza ancora, raggiungendo temperature record oltre i 40 gradi all’ombra. Ci saranno 42 gradi a Foggia e Taranto, 41 a Benevento, Siracusa, 40 ad Agrigento e Ferrara, 37-38 su Marche e Umbria. A Roma nel weekend arriveremo a sfiorare i 40 gradi e il caldo record non risparmierà neanche Milano anche a causa dell’alta umidità. Motivo per cui va assolutamente monitorata la situazione per la popolazione soprattutto quella più a rischio, quindi bambini e anziani ed evitare di restare esposti al grande caldo nelle ore peggiori della giornata. Con questo genere di temperature infatti, una delle insidie più pericolose è il colpo di calore. Si tratta di uno stato di malessere generale che può colpire chiunque sia esposto ad alte temperature in un ambiente con forte irraggiamento solare, elevato tasso di umidità e scarsa ventilazione. I più esposti sono proprio i soggetti a rischio, come bambini, anziani, cardiopatici.
Il colpo di calore
L’innalzamento eccessivo della temperatura corporea, tipica del colpo di calore, si verifica quando l’organismo viene esposto a condizioni ambientali caratterizzate da temperatura elevata superiore ai 35 gradi, scarsa ventilazione ed elevata umidità, In simili condizioni, infatti, i sistemi di termoregolazione dell’organismo possono fallire e la temperatura corporea si innalza pericolosamente. Proprio a causa dell’elevata percentuale di umidità, il sudore prodotto dall’organismo, nel tentativo di mantenere la temperatura corporea a livelli ottimali, evapora più lentamente. Di conseguenza, il calore non viene adeguatamente disperso. Tutto ciò, unito a una ridotta o assente ventilazione e alle temperature ambientali elevate porta all’insorgenza di ipertermia e al colpo di calore. Ma come possiamo renderci conto che sta per arrivare un colpo di calore? Purtroppo i sintomi possono essere vari, infatti si possono verificare nausea, mal di testa, aumento della temperatura corporea, crampi, svenimenti e, nei casi più gravi, anche disturbi della coscienza. Se poi si è stati esposti in maniera diretta e prolungata ai raggi solari, può manifestarsi anche l’insolazione, con possibili ustioni di primo e secondo grado e possibili eritemi. La durata dei sintomi dipende dalla gravità del colpo di calore, ma anche da fattori come l’età e le condizioni fisiche della persona colpita.