Il cancro al polmone è una patologia che fa ancora paura, riconoscerlo dal primo sintomo può essere però davvero provvidenziale. Ecco qual è.
La medicina negli ultimi anni ha fatto passi da gigante rendendo guaribili malattie che prima non lo erano, ma per far sì che questo sia davvero possibile è determinante la prevenzione. È fondamentale sottoporsi a controlli periodici, specialmente quelli previsti dagli screening, così da poter arrivare a una diagnosi quando la patologia è ancora in fase iniziale e mettere in atto così le terapie adeguate. Questo vale sempre, ma a maggior ragione per il cancro al polmone, che non colpisce esclusivamente chi è avanti con l’età o fuma con assiduità, nonostante molti siano convinti di questo.
Nessuno meglio di noi conosce il nostro corpo, per questo è necessario riconoscere in maniera tempestiva alcuni segnali che ci arrivano e parlarne con il medico, che potrà così consigliare quali approfondimenti eseguire. In molti casi si può riscontrare un sintomo che si tende a ricondurre a ben altri problemi, ma che è bene non sottovalutare mai.
Cancro al polmone: non sottovalutare il primo sintomo
A differenza di altri tipi di tumori, non esiste un programma di screening che consente di sottoporsi a esami specifici per capire precocemente se si sia contratto il cancro al polmone, almeno per chi rientra tra i soggetti considerati a rischio. Come è facile immaginare, i pericoli possono aumentare (è il caso di otto diagnosi su dieci secondo i dati diffusi dall’AIRC) per chi fuma sigarette in modo costante. La situazione non è però da sottovalutare anche per le persone che sono vicine a un fumatore incallito e che sono sottoposte a quello che viene definito fumo passivo.
Non si devono però dimenticare anche altre situazioni, anche se queste non sono legate a un comportamento specifico, ma ad azioni legate al proprio lavoro. Basti pensare, ad esempio, a chi a contatto con amianto, radon e altri metalli pesanti (uranio, cromo e nichel).
È bene comunque prestare la massima attenzione se si notano sintomi che non si sono mai avuti prima o con una frequenza maggiore rispetto al passato. In fase iniziale il cancro ai polmoni è asintomatico, in alcuni casi invece può essere diagnosticato quando ci si sottopone a una radiografia al torace, magari per ben altri motivi. A volte sono da ricondurre alla patologia problemi che si tende ad associare ad altro, come a un’influenza più forte del previsto. Basti pensare a voce rauca o tosse persistente.
L’allarme deve essere ancora più forte se questi sono associati a una perdita di peso senza avere fatto una dieta, stanchezza persistente, sangue nell’ispettorato, dolore toracico e fiato corto. Si può arrivare a una diagnosi certa solo in seguito a una biopsia dopo il consulto da uno specialista. A qusta possono poi essere associati Tac, Pet, scintigrafia ossea e risonanza magnetica per valutare l’estensione della massa.
Se il tumore è ancora in fase iniziale e non ha dato origine a metastasi si opta per l’intervento chirurgico, che prevede la rimozione di una porzione (più o meno ampia) del polmone colpito dalla malattia, per questo prima di procedere è indispensabile valutare la capacità respiratoria del paziente. Qualora questo non fosse sufficiente, si procede con chemioterapia e radioterapia.
