I tempi in cui si andava per vetrine nel centro città sono praticamente finiti, ora si va nei centri commerciali che offrono tutto. Tranne il panorama.
Fino a metà degli Anni Cinquanta, le persone che volevano andare a fare shopping si riversavano nelle strade principali del Centro città per andare a guardare le vetrine, entrare nei negozi e acquistare articoli di vario genere. Abiti, scarpe, accessori: chi più ne ha, più ne metta. Una tendenza che, a dire il vero, non è mai andata perdendosi negli anni.
Poi però c’è stato un cambiamento nel modo di fare shopping: nel 1956 infatti, a Minneapolis è stato costruito il primo centro commerciale della storia, il Southdale Center, una costruzione che al suo interno ricreava la struttura di una vera e propria strada piena di negozi, le cosiddette Main Street dei piccoli centri statunitensi. Ma questo posto aveva una particolarità.
Il centro commerciale in questione infatti, non aveva finestre. Nessuna finestra alle pareti perimetrali, dove c’erano solamente le porte e l’aria passava attraverso i condizionatori. Una questione di risparmio? Certamente sì, costruire un edificio senza aperture esterne costa molto meno ai costruttori. Ma c’era, e c’è ancora oggi, un motivo più “commerciale”.
No alle finestre, sì allo shopping: benvenuti nel centro commerciale
Se andassimo adesso a fare shopping nel nostro centro commerciale di fiducia, ci accorgeremmo che il fabbricato non ha finestre che danno sull’esterno. Le pareti perimetrali sono tutte occupate dalle entrate dei negozi, e dove non ci sono i negozi, a meno di trovare porte che danno sugli spazi esterni calpestabili, le finestre sono assenti.
La scelta non è affatto casuale: è stato dimostrato infatti che le luci al neon super luminose che vengono utilizzate nei centri commerciali, in sostituzione della luce naturale del giorno, servono a creare l’illusione che sia sempre giorno, il che spinge gli avventori a rimanere più a lungo dentro al centro commerciale, spendendo sicuramente più di quanto avrebbero preventivato.
Infatti, dentro ai centri commerciali di oggi non si ha contezza del tempo che passa, perché non si può vedere dalla finestra il cambio di luce che avviene con l’avanzare della giornata, e quindi qualunque sia il momento della giornata e anche quali siano le condizioni meteorologiche, all’interno dei centri commerciali si crea una condizione di “giorno perpetuo” che crea una sorta di “oblio” nel cliente, che si dedica così più volentieri allo shopping.