Un nuovo allarme sta preoccupando la popolazione e, in particolare, gli esperti. Si tratta del virus Chandipura e dei suoi sintomi.
I casi del virus Chandipura stanno aumentando, questo ha ovviamente lanciato l’allarme per la rapida espansione che potrebbe avere. La questione è certamente relativa al tasso di mortalità che, rispetto ad altri virus, è ben più elevato. Altra nota dolente è il fatto che il virus si trasmette direttamente dagli insetti, questo spiega perché non è così insolita la sua diffusione.
Nella sua fase aggressiva colpisce il cervello, determina l’encefalite e quindi il decesso. Non è un virus “nuovo”, in quanto i casi furono già individuati in passato portando al decesso di centinaia di persone in alcune aree del mondo. La questione oggi è la sua diffusione che, come è chiaro, resta uno dei problemi principali quando si tratta di queste condizioni cliniche.
Chandipura, il virus che fa paura: come riconoscere i sintomi
Il Chandipura vesiculovirus rientra nei virus Rhabdoviridae quindi quelli simili alla rabbia. Identificato per la prima volta nel 1965 ha portato ad alcuni decessi che si sono poi intensificati nel tempo fino ad oggi, quando inizia a fare paura per una sua diffusione capillare.
Si trasmette con punture di insetti e, nello specifico, con zanzare, pappataci, zecche e moscerini. Al principio i sintomi sembrano quelli di una comune influenza, cosa che è chiaramente da non sottovalutare. Quando ci sono manifestazioni poco “sospette” è chiaro che si tenda anche a sottostimare il problema. Al momento si parla di epidemia e non pandemia, come è stato per il Covid. Quindi si tratta comunque di una questione in fase di gestione, tuttavia è piuttosto evidente come le cose possano evolvere rapidamente.
Non è facile per i cittadini capire di cosa si tratta. La condizione degenera in circa 2 giorni, fino all’encefalite e, senza trattamenti, al decesso. Ad essere vulnerabili sono soprattutto i bambini entro i 15 anni di età. Il virus determina un’infezione delle cellule del sistema immunitario e inizia progressivamente a replicarsi, quindi colpisce successivamente il sistema nervoso e poi comporta un deterioramento della barriera encefalica.
Al momento però secondo gli specialisti non è chiaro come avvenga questa infiltrazione e ciò rende anche complesso capirne le dinamiche e intervenire. I sintomi a cui fare attenzione sono febbre, vomito, diarrea, alterazione mentale, convulsioni, problemi neurologici. In caso di condizioni di questo tipo bisogna consultare sempre un medico, soprattutto quando la temperatura è elevata. Meglio evitare il fai da te o prodotti da banco per tamponare ma chiedere in ogni caso, sempre, il parere dello specialista.
Al momento il virus è diffuso in India principalmente ma sostanzialmente, visti anche gli spostamenti, i viaggi, è difficile arginare il problema e le sue conseguenze. Chiunque si trovi a viaggiare nel Paese deve fare estrema attenzione, la letalità è enorme e non ci sono vaccini o farmaci specifici.