Il Codice della Strada prevede la sospensione della patente anche per ragioni di salute: quali sono le patologie che comportano questo rischio.
Quando si parla di sospensione o ritiro della patente ci si concentra spesso sulle ragioni “disciplinari” e dunque su azioni punitive riguardanti comportamenti che violano le regole e che nella maggior parte dei casi mettono a rischio l’incolumità sia di chi guida che di chiunque si trovi in strada.
Non molti forse sanno, però, che lo stesso principio di tutela dell’incolumità di automobilisti e pedoni viene applicato nel caso in cui il guidatore sia affetto da malattie che gli impediscano di essere reattivo o semplicemente di guidare in modo sicuro. Ci sono dunque delle malattie che rendono i soggetti non idonei a guidare e anche delle condizioni psicologiche e fisiche che rendono necessaria una sospensione della patente di guida.
Generalmente la sospensione per ragioni di salute viene richiesta dalla Motorizzazione stessa nel caso in cui il soggetto esaminato risulti non idoneo dopo una visita medica specifica. Ovviamente il periodo di sospensione dipende dai casi e dal tipo di patologia da cui il soggetto è affetto.
Va sottolineato che la sospensione per ragioni di salute è permanente fino a prova contraria. In pratica la patente non potrà essere recuperata se la commissione medica che si è occupata della visita non stabilisce senza ombra di dubbio che il soggetto ha recuperato i requisiti necessari alla guida stabiliti dall’articolo 119 del Codice della Strada.
Patologie che richiedono il rilascio di una patente speciale per guidare
Non tutte le patologie mediche comportano la sospensione della patente, ce ne sono alcune che richiedono una patente di guida speciale. La prima condizione medica che richiede il possesso di una patente diversa è il diabete: nel caso in cui il guidatore segue una cura a base di insulina, infatti per la patente A e B è necessaria una visita medica per il rinnovo ogni 5 anni, che diventano addirittura 3 nel caso in cui si stia parlando di patente C o D.
Anche chi soffre di sindrome delle apnee ostruttive del sonno deve sottoporsi a controlli più stringenti. Tale patologia, infatti, non consente un riposo notturno corretto e questo può influire sia sulle energie che sulla soglia di attenzione del soggetto durante le attività diurne. Chi ne soffre, dunque, deve essere in grado di dimostrare di poter svolgere le attività diurne in totale sicurezza. Per tale motivo i controlli medici per il rinnovo avvengono ogni 3 anni per patenti A e B e annualmente per quelle C e D.
Generalmente chi soffre di malattie neurologiche non ha i requisiti per guidare, tuttavia ci sono delle eccezioni nel caso in cui una commissione locale attesti il recupero delle funzionalità motorie, sensoriali e muscolari. Qualora i medici abbiano concesso il rinnovo della patente, i soggetti in questione dovranno affrontare delle visite per il rinnovo di qualsiasi tipo di patente ogni 2 anni.
Infine hanno bisogno di una patente speciale coloro i quali soffrono di epilessia. La normativa prevede che per i primi due anni successivi all’ultimo attacco epilettico queste persone non possano ottenere una patente di guida. Se dimostrano di non aver avuto attacchi negli ultimi 48 mesi e superano la visita medica possono ottenere la patente ma dovranno sottoporsi a visite mediche ogni 2 anni per ottenere il rinnovo. L’obbligo di visite mediche biennali decade se sono passati 10 anni dall’ultima crisi epilettica.