La perdita di acqua dalla caldaia è un problema da non sottovalutare: come bisogna comportarsi in tempi rapidi?
Gestire un’abitazione è di per sé un ‘lavoro’ in quanto occorre non perdere di vista eventuali problematiche agendo subito per risolverle e riparare eventuali danni e guasti. Evitando in tal modo di ritrovarsi a dover sostenere costi più elevati del previsto a causa di una scarsa manutenzione. I problemi che possono presentarsi sono molteplici e uno di essi spesso viene erroneamente sottovalutato procrastinando.
E riguarda uno dei principali, se non il più importante, impianti dell’abitazione. Si tratta della perdita di acqua dalla caldaia di casa: come bisogna comportarsi in questi casi e a cosa questo disguido frequente può essere riconducibile? La prima indicazione è quella di agire subito perché il problema non potrà che peggiorare. Scopriamo dunque come comportarsi.
Trattandosi di una problematica piuttosto diffusa e frequente si tende spesso ed erroneamente a pensare che la perdita di acqua dalla caldaia di casa possa rappresentare un disagio di poco conto e che semplicemente posizionando un catino per raccogliere eventuali gocce non servirà effettuare interventi immediati. In realtà trattandosi di un importantissimo e delicato impianto dell’abitazione, impiegato per riscaldare l’acqua che esce dai rubinetti e per il corretto funzionamento del sistema di riscaldamento, è essenziale che non manifesti problemi di questo tipo e che se accade si agisca in maniera repentina arrivando, con l’aiuto di un tecnico specializzato, a capire l’origine del guasto.
Infatti la prima cosa da fare è capire quale sia l’origine della perdita e del gocciolamento. Esso potrebbe partire dalla parte inferiore dell’apparecchio oppure dai tubi collegati ad esso. Altrettanto importante è verificare se la perdita si manifesti esclusivamente quando la caldaia è accesa oppure se si verifichi con costanza, ovvero anche quando non è in funzione. Il primo caso è solitamente il più frequente e la causa potrebbe essere una eccessiva presenza di aria nelle tubature, con conseguente riduzione della pressione nella caldaia. Per far uscire le bolle d’aria presenti nell’impianto basterà aprire le valvole di sfiato dei caloriferi facendo risalire la pressione fino ad 1,5 bar.
Altre ragioni possono riguardare le guarnizioni e i raccordi dei tubi, questo specialmente se il gocciolamento avviene a caldaia spenta. Sbalzi termici ambientali oppure lunghi periodi di inattività possono portare a questo problema e occorrerà effettuare la sostituzione delle parti danneggiate.
Bonus tredicesima INPS, c'è una informazione non di poco conto che riguarda tutti i pensionati.…
L'ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica italiana è duro nei confronti della Corte: "Non c'è…
Crescono i beneficiari dei premi di produttività, con un valore medio annuo di oltre 1.500…
Dopo aver depositato il ricorso in Cassazione, adesso l'avvocato Schembri prepara un'altra battaglia: "Per tutti…
Fedez è pronto a tornare sul Web con un nuovo podcast. Il cantautore di Rozzano…
L'aeroporto, che è quello che frequentato e .trafficato dell'Inghilterra, ha avviato la procedura d'urgenza per…