Per quindici anni ha vissuto pensando di essere attratta dalle donne, poi un giorno ha lanciato un grido disperato verso il Cielo e ha ricevuto una risposta inaspettata
Una storia che fa riflettere. Di quelle che fanno riflettere e che lasciano il segno. In questo caso il più bello e significativo di tutti, ovvero l’incontro con Dio e la Madonna, con la redenzione e un viaggio verso la fede. E la missione nei confronti del Signore.
E’ una storia dei nostri giorni, dell’era moderna. Non è vero che gli influencer o i blogger siano tutti superficiali o dediti solo a fare soldi, c’è chi come Sabrina Buonadonna che dedica la sua nuova e intera vita a far conoscere parte se non tutta la sua storia e le parole di Dio.
E’ una ragazza come tante, ha 33 anni ed è di Napoli, ma adesso ha deciso di vivere a Gaeta, non tanto lontano dalla città partenopea e dalla sua famiglia, ma dopo la sua esperienza omosessuale ha deciso di dedicarsi corpo e anima a Dio, facendo conoscere la parola del Signore ogni giorno, tramite una pagina instagram ogni giorno, facendo la Catholic blogger. E le visite non mancano anzi grazie proprio alla sua passione e alla sua fede, sfruttando il web nel modo migliore, riesce ad arrivare a tutti.
Il cammino non è stato semplice, come del resto, spesso e volentieri, quando ci si avvicina a Dio e si arriva dopo un percorso fatto di scelte sbagliate e di superficialità, di non tener cura alla propria persona e agli altri. Sabrina era una ragazza omosessuale, era convinta di essere attratta dalle donne, ed è lei stessa che lo racconta: “E’ cominciato tutto alle scuole medie, dove conobbi una ragazza, lei aveva un carattere molto forte e mi piaceva il suo modo di fare. Di lì a poco siamo diventate prima amiche e poi il resto, ma sapevamo che era sbagliato. Ed è stato forse questo a spingerci verso il desiderio“.
Sabrina racconta che con questa donna ci ha vissuto sei anni, la sua relazione tanto è durata. Ma al tempo stesso dice pure che ha “vissuto nell’inganno per 15 anni“, anche perché, spiega la Catholic blogger che tanto è seguita dalle persone e la sua opera è incredibile, che ha sempre saputo che “le piacevano gli uomini”, ma stando con la sua prima ragazza e avendo altre relazioni dopo di lei si era convinta di “essere lesbica”.
Ma da sempre, sin da quando era piccolina, aveva una passione per il matrimonio e non faceva che pensarci, tanto da pensare sul serio di “avere una vera vocazione per il matrimonio“. La sua vita andava avanti, ma sentiva che c’era qualcosa che non la soddisfaceva del tutto anzi che stava male perché quello che stava vivendo era un “inganno d’identità”.
“Stavo male – racconta Sabrina Buonadonna -, tanto che un giorno iniziai a piangere fino a chiedere aiuto a Dio e la Madonna: ti prego, Signore, aiutami tu… sono così confusa ho bisogno del tuo aiuto“. E dopo quelle parole qualcosa è accaduto. Sabrina, chissà da cosa sia stata spinta, ha deciso di partire per Aosta dove c’era parte della sua famiglia, “cugini a cui sono legatissima”.
Appena arrivata in Val D’Aosta, Sabrina chiese alla cugina di andare da un sacerdote “volevo parlare un po’ con lui vista la forte confusione e il malessere che avevo. La notte prima di andare da questo sacerdote, sognai di passeggiare per strada e guardando nel cielo vidi un’immagine della Madonna con Gesù bambino in braccio”. Il racconto della Catholic blogger è da brividi anche perché il giorno dopo in Chiesa è successa una cosa che le ha cambiato la vita.
Partecipando alla Santa Messa, questa ragazza ha avuto un’esperienza intensa, di vita e soprattutto di fede. Ma pensava sempre a quel sogno fatto la notte prima “mi chiedevo: “Madonnina cosa significa questo sogno?”. Terminata la santa Messa, passò una signora a distribuire delle immaginette (fatto insolito in quella chiesa) e appena la presi in mano rimasi senza parole: era un immagine della Madonna con Gesù in braccio“.
Per Sabrina è stata non tanto una visione quanto il primo e non unico incontro con Dio e la Madonna: “In quel momento avvertii una sensazione di gioia, emozione, pace, amore, un senso di calore che passava dalla testa ai piedi. E da quel giorno aprii il mio cuore ed il Signore iniziò ad operare”.
E poi la quiete, a Medjugorje. Il racconto di Sabrina, cosa che fa puntualmente da anni per parlare alle persone: “La prima volta mi costrinse mia madre ad andare a Medjugorje con tutta la famiglia, io non volevo assolutamente andarci e lo feci controvoglia, senza alcun effetto su di me. Poi ci tornai la seconda volta, anche con la mia ex, ed ero stata molto bene, ma il mio cuore era chiuso. Convivevo, vivevo nell’ omosessualità, vivevo praticamente nel peccato mortale. Non riuscivo a lasciarmi andare del tutto.
Ma tutte le volte che sono andata, anche se avevo il cuore chiuso e vivevo in peccato mortale, la Madonna ha avuto modo di mettere un piccolo seme nel mio cuore che con il tempo pian piano ha portato i suoi frutti. Oggi considero Medjugorje la mia seconda casa, almeno una o due volte l’anno sento il bisogno di andare per ricaricarmi, per affrontare poi il mondo che viviamo, le varie difficoltà. Medjugorje è il mio posto del cuore.
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