L’incredibile e avventuroso viaggio di quattro amici e il maggiolino “Giulio” protagonisti del Mongol Rally, attraversando deserti, catene montuose e 15 stati con un obiettivo benefico
Il Mongol Rally è un rally internazionale non competitivo a scopo di beneficenza, gestito dalla società The Adventurists di Bristol che si svolge dal 2004. Il punto di partenza storico è il Circuito di Goodwood nel West Sussex in Gran Bretagna, ma la partenza europea avviene a Praga con arrivo previsto in Mongolia. L’importante non è vincere, ma arrivare per portare il proprio “messaggio” di beneficenza.
Quattro ragazzi italiani sono partiti da Praga con un maggiolino Volkswagen del 1982 per partecipare a questa strana corsa, una delle avventure automobilistiche più impegnative al mondo. Il viaggio, lungo oltre 15 mila chilometri, è iniziato il 13 luglio e li ha portati attraverso deserti, montagne e quindici paesi diversi. La fine dell’avventura è prevista per il 24 agosto in Mongolia.
Chi non ha sognato di partecipare a una di quelle avventure emozionanti, che possono cambiare la vita, quelle pazze idee che soltanto una volta nella vita possono far sognare e lasciare ricordi indimenticabili. Il Mongol Rally è esattamente un’avventura del genere, una strana corsa con finalità benefiche, istituita venti anni fa che, attraverso oltre 15mila chilometri, due continenti, oltre 15 stati, partendo da alcune città europee finisce la sua avventura in Mongolia, nel continente asiatico. Tutto diventa più romantico, avventuroso, incredibile e al limite della follia se questo pazzo rally lo si affronta a bordo di una delle vetture più iconiche mai immesse sul mercato automobilistico, il mitico Maggiolino della Volkswagen, per di più uscito dalla fabbrica nel lontano 1982.
Il Team Pls Fix Racing, composto da Lorenzo Basile, Luca Farina, il godeghese Lorenzo Ballarin e Leonardo Pomé, è stato in gara al celebre Mongol Rally 2024 proprio a bordo di un maggiolino del 1982 chiamato “Giulio”, partendo da Praga a metà luglio. Quattro giovani italiani hanno deciso di provare l’avventura e sono quindi riusciti a portare a termine questa folle gara, oltre che una bella prova di coraggio. “Ne abbiamo vissute di tutti i colori”, ha raccontato Lorenzo Basile in un’intervista al Corriere della Sera, “abbiamo dormito nella nostra tenda sul ciglio delle strade, la nostra auto si è rotta 13 volte. Lorenzo ha raccontato che ogni difficoltà è stata fronteggiata con l’aiuto delle persone incontrate lungo il cammino, in particolare camionisti e abitanti del posto. I quattro amici, una volta deciso di affrontare l’avventurosa corsa, hanno scelto il mitico maggiolino come mezzo, una quattro posti risalente al 1982 e chiamata dai ragazzi “Giulio”, dal nome del proprietario dell’auto, acquistata online su un sito specializzato in auto usate. Sistemata la carrozzeria, revisionato il motore, controllate le cinghie di trasmissione, ripulito il carburatore, verificato l’impianto elettrico, il mezzo era pronto per affrontare le strade tra due continenti. Il viaggio non è stato solo un’avventura, ma anche un’esperienza di solidarietà. Infatti i quattro ragazzi hanno deciso di raccogliere fondi per l’organizzazione Cool heart, impegnata nella lotta alla deforestazione nel mondo.
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