Praticare il decluttering aiuta non solo a rendere più vivibili gli spazi in casa ma anche a migliorare l’umore e a raggiungere il benessere.
Da quando è stato pubblicato il libro della guru giapponese Marie Kondo dal titolo “La magia dell’ordine” in molti italiani è cambiata la percezione verso l’arredamento e i suppellettili in casa. Il volume rivela infatti che il riordino degli oggetti presenti nel proprio spazio vitale sia la via da percorrere per vivere meglio e trovare – o ritrovare – il benessere.
Il metodo Konmari apre le porte al magico potere del riordino, e se è vero che si tratta di un sistema, cioè di un metodo per organizzare e ordinare la casa in modo che sia più vivibile e accogliere, è anche vero che si tratta anche di una sorta di filosofia di vita.
Infatti praticare il decluttering, l’eliminazione di ciò che è superfluo, non apporta solo dei benefici concreti sulla qualità della vita a livello pratico, ma è anche un modo per raggiungere un benessere psicologico perché va a migliorare l’umore. In che modo? Scopriamone di più.
Cos’è il decluttering
Prima di approfondire i motivi che possono migliorare l’umore praticando il metodo Konmari è bene chiarire cosa significa fare decluttering.
Con il termine decluttering si indica un processo di eliminazione consapevole degli oggetti inutili e superflui presenti nella propria casa, o comunque nel proprio spazio vitale, quindi anche sul lavoro, che con il tempo si tende ad accumulare.
Attuare in maniera organizzata il decluttering è un processo che aiuta chi lo pratica a liberarsi dall’accumulo di oggetti inutili.
Questo porta a un miglioramento dello spazio fisico, che appare di conseguenza molto più ordinato e vivibile, ma anche dello spazio mentale. Perché si fa spazio, tra i pensieri, alle cose che davvero contano e che danno la felicità.
In cosa consiste il metodo Konmari
Il metodo Konmari non è altro che un sistema per organizzare la propria casa al meglio, eliminando il disordine e le cose superflue, come questi oggetti da eliminare il prima possibile. Il metodo rivelato da Marie Kondo si basa su un concetto principale che è il seguente.
Per essere felici e vivere meglio occorre eliminare tutti quegli oggetti che non sono necessari e conservare solo ciò che è utile o che produce una sensazione piacevole, che potremmo definire “gioia”.
Per ottenere il massimo dal metodo Konmari si dovrebbe affrontare il disordine che si genera nella propria casa seguendo delle regole ben precise.
La guru giapponese indica la via per combattere la disorganizzazione partendo non dall’affrontare il decluttering stanza per stanza, quanto piuttosto focalizzandosi sulle categorie di oggetti.
Per seguire il metodo suggerito da Marie Kondo si inizia quindi a passare in rassegna il proprio guardaroba poi ci si sposta sui libri, sulle riviste e sui documenti.
Si prosegue con analizzare tutti gli altri oggetti utili o meno utili presenti nel proprio spazio vitale, per concludere con quegli oggetti a cui si è legati sentimentalmente.
Per ciascuna di queste categorie la guru giapponese consiglia di prendere ogni oggetto in mano e chiedere a sé stessi se è portatore di gioia.
Se la risposta è sì, l’oggetto può essere conservato e messo in un determinato posto in modo ordinato. Se la risposta è no, l’oggetto viene “ringraziato per il servizio reso” e poi semplicemente eliminato.
Come migliorare l’umore con il metodo Konmari
Molte persone hanno trovato che questo metodo sia davvero molto efficace nel ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita eliminando il disordine e mantenendo solo ciò che è veramente significativo.
Di fatto il decluttering può dare numerosi benefici a chi lo pratica, tra cui una sensibile riduzione dello stress.
Gettare via, riciclare o regalare gli oggetti che non servono più può generare anche maggiore chiarezza mentale aumentando il senso di soddisfazione.
Inoltre una casa o uno spazio di lavoro più ordinato non solo può favorire una migliore organizzazione nella vita di tutti i giorni, ma può anche migliorare il benessere generale e portare ad una maggiore produttività.
Cinque motivi per cui vale la pena seguire il metodo Konmari
Anche se il decluttering può essere vissuto come un processo emotivo impegnativo, i risultati che si ottengono possono essere davvero molto gratificanti. Per questo è bene provare a praticarlo per poter godere del risultato e ritrovare il benessere.
1. Aumentare l’autostima. Risolvere un problema genera una bella sensazione, ci si sente utili e appagati. Per questo dedicarsi all’eliminazione del superfluo provoca un miglioramento della percezione delle proprie capacità, e l’umore ringrazia.
2. Allontanare lo stress. Vivere nel caos porta inevitabilmente a sperimentare un’aumentata e spiacevole sensazione di stress. Si sa perfettamente che si dovrebbe prendere in mano la situazione e darsi al riordino, ma poi si rimanda tutto perché non si sa da dove cominciare.
Questo procrastinare non risolve il problema ma aumenta lo stress, meglio ritagliarsi qualche ora e affrontare quello che va fatto, una volta per tutte.
3. Dire addio all’ansia. Una casa piena di oggetti inutili provoca una sensazione di oppressione che può generare ansia e frustrazione. Mantenere l’ordine in modo metodico significa anche agire, e quando il corpo si muove la mente si svuota e si libera, lasciando spazio a una sensazione di calma e serenità.
4. Pulire più in fretta. Rendere l’ambiente più ordinato significa anche impiegare molto meno tempo per ripulirlo. Meno tempo per le pulizie significa che si ha più tempo da dedicare a sé stessi. Anche sapere i gesti giusti da fare ogni giorno per liberarsi dalle pulizie può essere utile.
5. Fare spazio per accogliere il nuovo. In questo caso il nuovo può essere materiale, quindi riferirsi ad oggetti nuovi, o metaforico, quindi riferirsi ad idee, ispirazioni, sentimenti.
Si parte con l’abbigliamento, come abbiamo accennato prima. Fare spazio nell’armadio migliora senz’altro l’umore perché poter avere il guardaroba ben ordinato permette di scegliere al meglio cosa indossare senza pensare che in quei pantaloni non ci entra più…
Se non si vuole gettare abiti ancora nuovi c’è sempre la possibilità di regalarli ma possiamo riciclare gli abiti come suggerito sul portale Biopianeta.it, per non sprecare risorse e fare bene all’ambiente che ci circonda.