Fedez ha raccontato di aver sofferto di una forma di depressione farmacoresistente. Di cosa si tratta?
La depressione è una malattia e solo negli ultimi anni gli italiani hanno cominciato a considerarla tale. Da poco se ne parla più apertamente e anche la politica sta aprendo gli occhi al tema.
In Italia ne soffre una persona su cinque: il numero è aumentato del 20% durante la pandemia Covid-19 ed è aumentato anche l’uso di psicofarmaci. Secondo una ricerca di Unicusano del 2022, a soffrire di più di ansia e depressione sono gli adolescenti.
Fedez, in occasione di un incontro pubblico dedicato ai ragazzi che si è tento al Circolo dei Lettori di Torino, ha raccontato di aver sofferto di una forma di depressione farmarcoresistente. Ovvero così forte da resistere alle cure.
In un’intervista a Vanity Fair, Vincenzo Villari, direttore del Dipartimento Neuroscienze, Salute Mentale della Città della Salute di Torino, ha spiegato che “consiste in un quadro clinico depressivo cronico che non risponde all’utilizzo di due o più antidepressivi con meccanismi di azione differenti, assunti ad un dosaggio adeguato e per un tempo sufficiente”.
Ma come si guarisce? Sempre Villari ha spiegato: “Oggi sono disponibili nuovi approcci terapeutici: uno, farmacologico, che si attua interagendo i farmaci già in assunzione con esketamina, che di solito si assume con somministrazioni endonasali; il secondo approccio, non farmacologico, consiste in cicli di applicazione di stimolazione magnetica transcranica (TMS) che in alcuni casi ha dato dei buoni risultati”.
A ciò, aggiunge lo psichiatra nell’intervista a Vanity Fair, si deve aggiungere la psicoterapia, che è “l’altra gamba su cui poggia la terapia della depressione”. Il metodo che ha portato più “evidenze scientifiche è la terapia cognitivo comportamentale, ma esistono anche altri metodi, come quella del profondo, che può essere importante per contrastare degli aspetti che talvolta precedono la depressione vera e propria, e che possono essere disturbi di personalità o disturbi nevrotici”.
Qualora ci si rendesse conto che le cure non funzionino, non bisogna abbandonarle improvvisamente, come anche Fedez ha spiegato. “Lui stesso ha detto di essere stato malissimo perché ha adottato in modo spontaneo un rimedio che è il peggiore del male. Assolutamente non bisogna curarsi da soli, ma rivolgersi sempre a specialisti”, ha concluso l’esperto nell’intervista a Vanity Fair.
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