Alcuni scienziati hanno studiato cosa succede al cervello quando cerca di dimenticare un amore, ecco cosa hanno scoperto.
Da tempo la psichiatria ha scoperto il ruolo assolto dalla dopamina – un neurotrasmettitore che agisce da “messaggero chimico” tra i neuroni del nostro cervello – nel cosiddetto “circuito della ricompensa”. Il nostro cervello rilascia questa sostanza chimica quando facciamo esperienze gratificanti come quelle amorose (ma non solo ovviamente).
Qualcuno ha definito “balsamo chimico” la dopamina per la sua capacità di tenere accesa la fiamma del desiderio e irrorare i centri della ricompensa presenti nel cervello. Come detto il suo ruolo è conosciuto non certo da ieri. Da poco però gli scienziati hanno potuto osservare la sua azione in modalità “live”.
In altre parole alcuni uomini di scienza sono riusciti a osservare come agisce la dopamina in presa diretta, sia al culmine della passione amorosa sia nel momento della rottura. Dall’osservazione sono emerse informazioni che potrebbero essere utili per chi cerca di dimenticare un amore finito. Ecco di cosa si tratta,
Cosa accade nel cervello che deve dimenticare un amore
Ci riferiamo a una ricerca pubblicata su Current Biology. Lo studio, condotto dai neuroscienziati dell’Università del Colorado Boulder (USA), riguarda però non esseri umani ma le avicole della prateria, piccoli roditori molto studiati nelle indagini sui legami di coppia dato che hanno l’abitudine di unirsi in relazioni monogame dividendosi tana e cura dei cuccioli.
Grazie a sottilissimi sensori di fibra ottica gli scienziati statunitensi hanno tracciato quanto accadeva nel cervello delle avicole poco prima che si ricongiungessero con la loro dolce metà o incontrassero un loro simile mai visto in precedenza. Ogni volta che i sensori rilevavano un rilascio di dopamina si illuminavano.
Tra le altre cose, gli sperimentatori hanno indagato anche i cambiamenti nel flusso di dopamina quando l’amore finisce. Così durante l’esperimento gli scienziati hanno tenuto lontane per quattro settimane le avicole innamorate (teniamo conto che questi roditori vivono uno o due anni in media). Nel momento in cui le coppie separate a lungo si sono ritrovate, le due avicole si ricordavano l’una dell’altra, ma il livello di dopamina nei loro cervelli si era praticamente azzerato.
In pratica non c’era più “chimica” tra di loro, il desiderio era venuto a mancare. Secondo gli scienziati potrebbe essersi attivato una sorta di meccanismo protettivo del cervello che aiuta a non perdere la vita in caso di un amore non ricambiato. Una sorta di “reset” che permette di prepararsi ad allacciare nuovi legami. Naturalmente occorreranno altri studi per comprendere se il discorso sia generalizzabile anche a livello umano.