Ci sono dei trucchi studiati appositamente per far cadere l’occhio del consumatore su alcuni prodotti: ecco come funzionano
Le pubblicità sono in continua evoluzione e così le trovate del marketing sono sempre tantissime. Di recente poi non manca l’originalità ed anche i mezzi di comunicazione che portano i prodotti ad avere sempre maggiore visibilità.
Pubblicità in tv, sui giornali, sui siti, sui social, con influencer che negli ultimi tempi si dedicano principalmente al marketing. Vi sono quindi tante categorie di addetti ai lavori al giorno d’oggi ed anche numerosi trucchi-marketing che possono ‘destabilizzare’ il cliente. Ne conoscete qualcuno? Diversi sono davvero getttonatissimi.
Tra questi c’è ‘l’effetto esca’ che nel marketing è il fenomeno per cui i consumatori tendono ad avere una specifica modifica di preferenza fra due opzioni quando si presenta anche una terza opzione, che è dominata in modo asimmetrico. Ma come funziona nello specifico? In questo momento diversi video divenuti virali sui social trattano questo tema che resta così sempre di grande interesse. Vediamo nel particolare come opera il marketing quando vuole portarti a scegliere un determinato prodotto (ovviamente il più costoso di quelli tra cui si sta scegliendo).
L’effetto esca è un effetto nel quale tutti sono caduti almeno una volta; viene applicato nei supermercati, nei cinema, nelle caffetterie e così via. In cosa consiste? Supponiamo che in vendita ci sia un bicchiere di popcorn che costa 3 euro. Se inserisco un altro bicchiere da 7 euro, chiaramente più grande, la scelta del cliente va in base a quanta voglia ha di mangiare popcorn ma, essendoci troppo di vario tra i 3 ed i 7 euro, tendenzialmente l’acquirente compra quello che costa meno.
Ma cosa succede se inseriscono un altro bicchiere da 6,50 euro? A questo punto la scelta ricadrebbe su quest’ultimo, perché scatterebbe nella mente l’idea che tra 7 euro e 6,50 c’è poca differenza e quindi converrebbe prendere quello più grande visti i soli 50 centesimi di differenza con il bicchiere medio. In fin dei conti però la differenza iniziale, tra 3 e 7, è la stessa. Il nostro cervello vede l’opzione più grande estremamente più conveniente se affiancata ad un prodotto che costa leggermente meno: in pratica questo è un prodotto esca, che non è in commercio per essere acquistato ma per favorire la vendita del prodotto più costoso.
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