L’emicrania è un tipo di mal di testa molto comune e per questo in tanti cercano rimedi per prevenirla: ecco cosa può fare al caso vostro
Capita a molti, soprattutto in alcuni periodi, di soffrire di emicrania. C’è chi purtroppo con questo fastidio ci fa i conti perennemente e chi invece lo combatte quando attraversa momenti di forte stress oppure quando le temperature cominciano a calare. Fatto sta che pochi sono coloro che si possono reputare immuni da questo disagio.
Tuttavia, con i tempi che cambiano e le continue evoluzioni, ora si può contare su un nuovo aiuto per prevenire la fastidiosa emicrania. Stando a quanto emerge da uno studio pubblicato su “Neurology”, la rivista medica dell’American Academy of Neurology, e riportato da AGI, grazie all’uso di innovative app sarà possibile prevenire meglio quando è in arrivo un attacco di emicrania.
Lo studio in questione, condotto appunto sull’emicrania, ha rilevato che una scarsa qualità del sonno percepita e una qualità del sonno inferiore al normale la notte precedente erano entrambe associate a un aumento del rischio di avere un attacco di emicrania la mattina successiva. Un livello di energia inferiore al normale il giorno precedente era altresì associato a mal di testa la mattina successiva.
Questi fattori non hanno portato ad un aumento del rischio di emicrania nel pomeriggio o nella sera. Gli unici predittori di un mal di testa pomeridiano o serale erano un aumento dei livelli di stress o un’energia superiore alla media il giorno prima. “Questi diversi modelli di predittori del mal di testa mattutino e del giorno successivo evidenziano il ruolo dei ritmi circadiani nel mal di testa – ha detto l’autrice dello studio Kathleen R. Merikangas, PhD, del National Institute of Mental Health, parte del National Institutes of Health in Bethesda, Maryland -. I risultati potrebbero darci informazioni sui processi alla base dell’emicrania e aiutarci a migliorare il trattamento e la prevenzione”.
Lo studio ha coinvolto 477 persone di età tra 7 e 84 anni, comprese 291 donne. Attraverso un’app mobile, ai partecipanti è stato chiesto di valutare umore, energia, stress e mal di testa quattro volte al giorno per due settimane. Inoltre hanno valutato la qualità del loro sonno una volta al giorno e hanno indossato monitor del sonno e dell’attività fisica.
Quasi la metà dei partecipanti aveva una storia di emicrania e il 59% ha avuto almeno un attacco di mal di testa mattutino durante lo studio. Le persone con una qualità del sonno percepita peggiore avevano in media una probabilità maggiore del 22% di avere un attacco di mal di testa la mattina successiva.
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