L’emicrania è la forma di mal di testa più comune: colpisce 8 milioni di italiani. Ecco come ricosocerla e curarla
L’emicrania è una delle forme più ricorrenti di mal di testa. A soffrirne sono circa 8 milioni di italiani, un dato sicuramente importante. Come riporta himanitas.it, circa il 10-12% della popolazione in generale ha un attacco di emicrania almeno una volta nella vita. L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inquadrata come la seconda patologia più disabilitante per il genere umano e la terza più frequente.
Si manifesta con un dolore acuto o pulsante che in genere comincia nella parte anteriore o su un lato della testa; il fastidio può salire di intensità e estendersi alla regione frontale, coinvolgendo la fronte e le tempie. Può durare poche ore o persino giorni, con sintomi variabili da soggetto a soggetto, che possono essere in molti casi insopportabili: dolore pulsante, nausea, vomito, sensibilità alla luce e ai suoni.
L’emicrania è provocata da un meccanismo fisiopatogenetico complesso in cui gioca un ruolo fondamentale una proteina, il peptide correlato al gene della calcitonina, che dilata i vasi sanguigni e modula il segnale doloroso nel sistema nervoso (durante l’attacco di emicrania i livelli di questa proteina aumentano in maniera significativa).
Le sue cause non sono state chiarite del tutto, ma più fattori hanno un ruolo determinante: la predisposizione genetica, fattori esterni, le patologie sistemiche, i fattori ormonali su tutte. Talvolta è stata segnalata la correlazione tra emicrania è il consumo di alcuni alimenti o bevande. Senza dubbio c’è un legame con stress, disturbi del sonno, cambiamenti climatici, uso di alcuni farmaci e problemi fisici.
Per curare l’emicrania è a disposizione la prima terapia profilattica mirata. Si tratta di Erenumab, Galcanezumab o Fremanezumab: degli anticorpi monoclonali che contrastano l’effetto di vasodilatazione e impediscono così lo scatenarsi della crisi. È una terapia preventiva che il paziente effettua una volta al mese tramite iniezione sottocutanea e che permette di ridurre il numero degli attacchi e l’assunzione di farmaci nella fase di sintomatologia acuta. Sono farmaci molto efficaci, che hanno meno effetti collaterali rispetto alle altre terapie di prevenzione disponibili.
Chiaramente ogni emicrania è a se, può dipendere, come detto, da diversi fattori; e soprattutto ogni vittima può reagire in maniera diversa all’attacco. Diversa può essere quindi anche la reazione che si ha alle cure. Come sempre è bene ricorrere al parere degli esperti per cercare di trovare la soluzione al problema.
Prosegue il processo per l'omicidio di Giulia. L'accusa ha chiesto l'ergastolo per l'ex fidanzato. Attesa…
Internet permette di trovare ciò di cui si ha bisogno e di effettuare acquisti in…
A dicembre milioni di pensionati percepiranno la mensilità con un leggero ritardo: il promemoria Inps…
In queste ultime settimane, una criptovaluta sta letteralmente volando: il suo valore in poco tempo…
L'ISEE rappresenta un elemento molto importante per poter accedere a tanti benefici ed a bonus.…
La coppia, sposata da pochi mesi, ha raccontato nel salotto di Fabio Fazio come è…