Il caldo torrido di questi giorni potrebbe avere effetti dannosi sulla salute dell’uomo, ecco perchè è fondamentale proteggersi nelle ore considerate più pericolose
L’estate si è fatta attendere sulla nostra penisola, ma ora sono almeno tre settimane che le temperature si sono attestate su livelli ben oltre la media stagionale, con conseguenti rischi per la salute di intere categorie di persone. Un recente studio ha scoperto addirittura che temperature così elevate, come quelle che si stanno registrando nelle ultime settimane, aumentano il rischio di ictus ischemico acuto, che in Italia costituisce la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie.
Il meccanismo che può provocare problemi di salute dovuto al caldo eccessivo è molto semplice. Temperature molto elevate possono alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea, causando così danni fisici al nostro corpo. In condizioni normali, questo riesce infatti a raffreddarsi, ma a volte alcune condizioni fisiche e ambientali impediscono o rendono insufficiente questo meccanismo di autoregolazione. Se poi oltre alle elevate temperature c’è anche molta umidità il sudore non riesce a evaporare facilmente, impedendo al corpo di raffreddarsi.
Negli ultimi decenni il cambiamento climatico ha portato a un significativo aumento delle temperature globali. Oggi la temperatura media è aumentata di 1,1°C rispetto all’epoca preindustriale e le previsioni indicano che potrebbe essere raggiunto un ulteriore incremento, tra i 2,5°C e i 2,9°C entro la fine del secolo. Le conseguenze del riscaldamento globale sono già evidenti, con una maggiore frequenza e intensità di eventi climatici estremi, che avranno sempre più ricadute sulla salute umana. E il caldo estremo come quello che ad esempio stiamo registrando in queste ultime settimane nel nostro Paese potrebbe avere gravi ripercussioni su intere categorie di persone più a rischio, come anziani e bambini. Un recente studio condotto su oltre 82.000 pazienti dall’Università Fudan di Shanghai ha attestato che temperature elevate, come quelle che si stanno registrando nelle ultime settimane nella nostra città, aumentano il rischio di ictus ischemico acuto nella popolazione, soprattutto in quella più anziana alle prese anche con problematiche diverse e croniche dovute anche all’età avanzata.
L’ictus cerebrale è la terza causa di morte in Italia, dopo le malattie cardiovascolari e i tumori, ogni anno infatti nel nostro Paese colpisce 100mila persone con una mortalità altissima: il 20-30% muore entro un mese dall’evento e il 40-50% entro un anno. Gli italiani reduci da un ictus, con esiti più o meno invalidanti, sono circa 1 milione, ma è purtroppo un dato in crescita sia per l’invecchiamento progressivo della popolazione sia per il miglioramento delle terapie disponibili. Esistono però alcuni accorgimenti, con l’osservanza di alcune regole basilari che possono aiutare a prevenire l’insorgere di queste problematiche. Ad esempio uscire di casa solo nelle ore più fresche coprendosi sempre con cappelli e crema solare e vestirsi leggeri, con abiti di tessuti naturali. E’ anche opportuno bere molta acqua, consumare dei pasti leggeri e consumare molta frutta. In casa è consigliato arieggiare l’ambiente e, ove presente, regolare l’aria condizionata in modo che la temperatura interna non sia inferiore di oltre 8 gradi alla temperatura esterna. Fondamentale è evitare il più possibile di uscire di casa nelle ore più calde, considerate più a rischio.
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