E’ arrivato il via libera definitivo, le ricette di carta diventeranno presto un ricordo e le prescrizioni dei farmaci diventeranno completamente digitali
Da diversi anni siamo abituati alla ricetta medica dematerializzata, ma il suo percorso di digitalizzazione è stato molto articolato, e fino ad ora era praticamente in forma sperimentale. Ora siamo arrivati all’atto finale del passaggio di consegne. La ricetta in formato elettronico, ossia la prescrizione di un farmaco non in forma cartacea, permette di condividere in tempo reale le informazioni tra i diversi soggetti coinvolti nella gestione del ciclo di vita della prescrizione.
La prescrizione elettronica è una ricetta che si fa attraverso il computer e sostituisce quella cartacea, sia per la prescrizione di farmaci sia per esami di laboratorio/diagnostici e visite specialistiche. La ricetta elettronica vale in tutto il territorio nazionale e il ticket eventuale si paga in base alle regole della regione di residenza.
Adesso le ricette di carta diventeranno un ricordo e le prescrizioni dei farmaci saranno rese “strutturalmente” digitali. Arriva infatti il via libera al disegno di legge dal consiglio dei ministri. Il pacchetto di semplificazioni che va dalle ricette digitali per i farmaci all’autorizzazione unica per il turismo ora diventa una modalità permanente. Il testo contiene una delega al governo ad adottare uno o più decreti legislativi per accelerare i procedimenti in materia farmaceutica e sanitaria e quelli che riguardano il lavoro di farmacisti e medici di famiglia, ma anche quelli che riguardano le necessità delle persone affette da patologie croniche. Presenti infine misure in tema di carenza farmaci. Il governo avrà tempo fino alla fine di agosto per attuare le misure. Adesso il farmacista dovrà effettuare anche un monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica e, qualora rilevi delle difficoltà da parte dell’assistito nella corretta assunzione dei medicinali prescritti, dovrà segnalare le criticità al medico per le valutazioni di competenza.
Attraverso un’unica prescrizione il medico potrà indicare quante confezioni di un determinato farmaco occorrono al paziente nell’arco di un anno. In questo modo non sarà necessario recarsi o contattare ogni volta il medico per ottenere una nuova ricetta. Al momento della consegna del medicinale, il farmacista dovrà informare l’assistito circa le corrette modalità di assunzione dei farmaci prescritti e consegnare un numero di confezioni sufficiente a coprire trenta giorni di terapia. Inoltre, non sarà più necessario indicare nome e cognome sulle ricette, bensì basterà il codice fiscale: “Il medico è tenuto a indicare sulla ricetta relativa ai medicinali disciplinati dal presente articolo il nominativo del paziente ovvero, su richiesta di quest’ultimo, il codice fiscale in luogo della menzione del nome e del cognome”. Così recita la dicitura ufficiale della nuova regola inserita nel decreto legge, anche questa sarà una semplificazione del lavoro.
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