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Fine di una relazione, ecco come comportarsi col partner e cosa evitare

Quando finisce una relazione ci sono degli atteggiamenti da evitare al fine di fare prima chiarezza sull’accaduto

Ognuno reagisce in maniera diversa alla fine di una relazione. E’ chiaro che, a seconda del rapporto, del carattere, dell’età e delle dinamiche che portano alla separazione, ogni persona prende le distanze a suo modo dalla storia in questione. C’è chi tende a sparire, chi prova a recuperare, chi accusa il colpo e chi reagisce nell’immediato.

Come comportarsi quando finisce una relazione – Cityrumors.it (PixaBay)

 

Si tratta di questioni talmente personali che non c’è un comportamento da seguire, però gli esperti consigliano l’atteggiamento che sarebbe meglio tenere. Come riporta il DailyMail, sembra che i consigli degli esperti sul fatto di dover tagliare tutti i ponti, siano supportati da spiegazioni scientifiche.

Come comportarsi con l’ex

“Se avete difficoltà a passare oltre – dice il coach inglese, esperto di relazioni – la scienza sembra suggerire in modo schiacciante che è necessario eliminare ogni contatto per almeno un mese”. Per portare avanti questa politica del ‘nessun contatto’ Manj Bahra suggerisce di bloccare e rimuovere l’ex da tutti i social media: “Quando cedi e contatti l’ex, stai essenzialmente rigirando il coltello nella piaga. Rischiamo di vedere cose che non esistono e cogliere segnali che non ci sono, basandoci sulle nostre percezioni anziché sulla realtà. In pratica, cominci a vedere ciò che vuoi vedere. Questo approccio è una barriera naturale al raggiungimento di una vera e propria chiusura, rendendoci costantemente esposti alla speranza di ottenere il risultato sperato”.

Gli atteggiamenti da avere con l’ex partner – Cityrumors.it (PixaBay)

 

Poi, cancellare ogni contatto permette il reset dei livelli di dopamina, ovvero gli ormoni che ci fanno sentire bene: il professor Robert Sapolsky, che insegna biologia a Stanford, ha studiato a fondo la questione e scoperto che i livelli salgono quando anticipiamo un premio, e arrivano al picco quanto più siamo “incerti”.

 Restando in contatto con una persona che ci fornisce – reali o meno che siano – segnali ambigui, finiremmo per diventare dipendenti dalle endorfine, anche senza mai raggiungere un risultato. “Datevi tempo – dice Manj Bahra – almeno un mese, poi riuscirete a uscire da questa equazione chimica”. Ecco quindi, secondo gli esperti, il comportamente più giusto da tenere… anche se al cuor non si comanda, provare a tenere il punto è un ottima partenza per metabolizzare la separazione o semplicemente comprendere meglio se i problemi che l’hanno causata sono superabili.

Arianna Di Pasquale

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