Gennaio, il mese infinito: tra zero pause e calo di dopamina, ecco perché sembra non finire mai
Un mese lungo un’eternità. Gennaio è il campione indiscusso dei meme sui social e delle battute davanti al caffè, mentre si sogna già la primavera e le prossime vacanze. I giorni sembrano scorrere più lentamente, le settimane si allungano, la routine pesa più del solito. Ma perché questa sensazione è così diffusa? È solo una percezione soggettiva o esiste una spiegazione scientifica?
“La percezione che gennaio sia il mese più lungo dell’anno è legata a diversi fattori”, spiega all’Adnkronos Salute Daniela Chieffo, psicologa e docente di Psicologia Generale all’Università Cattolica di Roma. “Prima di tutto, mancano pause e festività: torniamo dalle vacanze di Natale e ci ritroviamo immersi nella routine senza alcun break, senza ponti festivi o giornate di svago. Poi c’è un aspetto biochimico: il calo della dopamina, il cosiddetto ‘ormone della felicità’, che influisce sul nostro umore e può accentuare una sensazione di apatia e stanchezza”.
Gennaio è un mese critico sotto molti aspetti. Dopo l’entusiasmo delle festività, il brusco ritorno alla normalità può risultare più pesante del previsto. I disturbi del sonno aumentano, anche a causa della riduzione delle ore di luce e della tendenza a trascorrere più tempo in casa.
L’attività fisica all’aperto diminuisce e questo, unito alla mancanza di stimoli positivi, può generare una sensazione di affaticamento mentale e fisico. Anche a livello lavorativo gennaio è un mese in salita: il carico di impegni torna a pieno regime, gli obiettivi da raggiungere sembrano più lontani e tutto appare più difficile rispetto ad altri momenti dell’anno.
Ma esiste un modo per contrastare questa percezione? Secondo Chieffo la risposta è sì: “Bisogna combattere l’apatia, trovare risorse per rigenerarsi. Non ha senso rimandare progetti e impegni alla primavera: si può iniziare anche a gennaio. Anzi, proprio perché è un mese sfidante, può essere un ottimo momento per sviluppare nuove abitudini e migliorare il proprio stile di vita”.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: “Il grigiore di gennaio si può contrastare partendo dalla tavola. Anche se non abbiamo i frutti succosi della bella stagione, esistono comunque prodotti gustosi che stimolano i sensi e aiutano a ritrovare energia. Mangiare in modo vario e colorato è un modo per spezzare la monotonia”.
Infine, anche piccoli cambiamenti quotidiani possono fare la differenza: aggiungere colore alla casa, riorganizzare gli spazi di lavoro, dedicarsi a nuove attività, uscire nonostante il freddo. Insomma, il segreto per rendere gennaio meno infinito è cercare stimoli, anziché subirne l’assenza.
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