Il gioco del lotto è sicuramente dettato dalla fortuna ma… non solo: ecco il trucco che dovrebbe aiutare a vincere
Parliamo di un gioco che appassiona milioni di persone ogni settimana: quello del lotto. Solo fortuna? Secondo una “regola antica”, ma che ha una certa “ufficialità” nel settore, quella di Padre Giuliano da Rodi che fu diffusa addirittura nel 1872, no. Al tempo si parlava di come costruire una schedina vincente. E questo trucco si dovrebbe poter applicare ancora oggi ai sistemi in uso.
Ovviamente è da chiarire che non è una condizione determinante, si tratta di una strategia non di un lasciapassare per vincite assicurate. Non c’è infatti una “formula magica” per garantirsi la combinazione giusta.
Il trucco per vincere al gioco del lotto: di che si tratta?
Questo trucco antico è ancora oggi riportato nei libri di settore, la prima stampa era Cavar Numeri, ovvero una sorta di indicatore per comprendere come giocare con i numeri, quindi cosa conoscere di questi per poter contribuire, con la fortuna, a realizzare il proprio bottino.
Secondo la metodologia i numeri da 1 a 90 vanno suddivisi in tre diverse categorie:
- Cadenzati, sono quelli che finiscono allo stesso modo quindi ad esempio 15, 5, 75 e hanno una differenza di dieci unità.
- Decine, sono i numeri che appartengono alla stessa decida ovvero 20, 21, 22 ecc, il numero novanta solo appartiene alla decina dello zero.
- Figure, sono rappresentate da sequenze di dieci numeri che si intervallano di nove unità ovvero 1, 10, 19 ecc.
Secondo il metodo di Padre Giuliano e partendo dall’ultima estrazione dell’anno sarebbe possibile ricavare i cinque numeri da giocare. Bisognerà addizionare le figure, avendo una somma da cui partire per poi determinare quelle che sono le figure dell’anno. In questo modo si potranno ottenere decine, figure e cadenze, si avranno tre quadrati numerici, nel primo ci saranno le decine dell’anno, nel secondo le cadenze dell’anno e nel terzo le figure.
Bisognerà eliminare tutti i numeri uguali, ai numeri con cadenza nove andrà associata quella zero. Si dovranno considerare, a parità di condizioni, pertinenti solo i numeri gemelli ad esempio 11 o 33, quelli ricavati potranno formare ambo, terno, quaterna.
Secondo lo schema andranno poi giocati nell’anno, con una sorta di prevedibilità matematica che porterà, secondo il metodo, un’estrazione vincente in una delle ruote possibili. Va ricordato però che il gioco è sempre dettato dalla fortuna, per quanti schemi matematici vi siano da provare. E soprattutto che può generare dipendenza. Per questo è bene non esagerare e, se ci si rende conto di farlo, è importante chiedere aiuto.
Se lo consideriamo, invece, per quello che è, ovvero un gioco per tentare la sorte senza esagerare e senza spesa eccessiva, è possibile usare lo schema a patto che non ci si avvicini alla ludopatia. Poiché trattasi sempre di indicazioni nell’ambito del possibile e non della certezza.