Nel corso di una intervista che ha rilasciato al settimanale “Nuovo” è intervenuto Giovanni Terzi, attuale compagno di Simona Ventura
Il countdown è partito già da un bel po’ di tempo. Adesso non sta attendendo altro che quel fatidico giorno in cui esprimerà l’amore eterno verso la sua attuale compagna e, molto presto, futura moglie. Giovanni Terzi e Simona Ventura sono pronti ad amarsi per tutta la vita. Il 6 luglio, data del matrimonio, si avvicina sempre di più. Un appuntamento che è stato già rimandato in più di una occasione, ma che adesso non vuole rinviare.
Nonostante la splendida notizia questi ultimi anni non sono stati assolutamente facili per il giornalista che, nel 2020, ha effettuato una scoperta che lo ha scioccato non poco. I medici gli hanno diagnosticato la dermatomiosite. Di che cosa stiamo parlando? Di una rarissima malattia autoimmune che provoca infiammazioni muscolari, lesioni sulla cute e che può provocare non pochi danni ad organi importanti come polmoni e difficoltà nel respirare.
Una malattia che, però, gli sta provocando non pochi problemi visto che, con il passare del tempo, tende a peggiorare sempre di più. La conferma arriva dallo stesso Terzi: “E’ irreversibile, purtroppo è così“. Anche se, allo stesso tempo, non si fa abbattere. Soprattutto da quando al suo fianco c’è Simona Ventura che gli dà la forza necessaria per andare avanti. Una malattia che, però, ha scoperto per puro caso dopo aver fatto una passeggiata in montagna.
Dopo essersi accorto che non riusciva a respirare è arrivata la prima diagnosi che lo ha scioccato: “All’inizio ho pianto molto. Il 45% dei miei polmoni era compromesso. Al 60% avrei dovuto fare un trapianto con tutti i rischi del caso. Dopo un mese ho voluto superare questo trauma con le cure del caso“. Una malattia non nuova per lui visto che, in passato, ne è rimasta vittima la madre (diagnosi nel 2006 e morte nel 2010). A differenza della madre, però, il giornalista può contare e sperare sui nuovi medicinali.
“Mia madre è morta dopo 4 anni, ma già a 8 mesi dalla diagnosi non riusciva più a camminare e si nutriva con il sondino. E’ una malattia irreversibile, ma molto più lentamente rispetto a prima. In questi anni un altro problema come il diabete mi ha colpito“. In conclusione gli è tornato il sorriso pensando alla grande festa che lo attende il 6 luglio. Con un filo di ironia ha ammesso: “Secondo voi chi decide tutto? Ci pensa Simona. Non mi permetterei mai di discutere, organizzerà una festa memorabile“.
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