Quando ci viene recapitato un pacco a casa da Amazon la nostra privacy viene garantita dal gigante dell’e-commerce?
Diciamo la verità, inizialmente tutti diffidiamo delle consegne a casa e almeno una volta nella vita abbiamo scherzato con quell’amico che invece ne fa un utilizzo smodato. La verità, però, è che una volta scoperta la comodità delle consegne a casa, difficilmente si torna indietro e si rinuncia a quello che oggettivamente è un “guilty pleasure”.
Il principale “colpevole” di questa tendenza all’acquisto online è sicuramente Amazon, sito di e-commerce più famoso e più fornito al mondo che ormai è diventato un’alternativa per chiunque debba comprare qualcosa. Se prima si comprava su Amazon solo quando serviva quella cosa particolare che altrove era difficile da trovare, adesso si controlla prima che ciò che ci serve non ci sia anche sul sito di e-commerce per vedere se si può risparmiare tempo e denaro.
Insomma ormai il sito di e-commerce è diventato il nostro store principale, quello sul quale comprare qualsiasi tipo di cosa, dai vestiti ai videogiochi, dal tapis roulant ai ciucci per il bambino. In pratica dallo storico acquisti di Amazon è possibile non solo profilarci per le pubblicità, ma conoscere anche passioni, esigenze, hobby e persino composizione del nostro nucleo familiare.
Una conoscenza che rimane a noi e al sito (o app) in cui compriamo e che in teoria permette di avere una profilazione in grado di suggerirci acquisti più consoni ai nostri gusti e alle nostre scelte. Cosa che indubbiamente potrebbe spingerci ad acquistare più di quanto effettivamente dovremmo, ma che non dovrebbe ledere la nostra privacy, giusto?
I corrieri Amazon conoscono il contenuto dei pacchi che consegnano?
Ovviamente, come tutti i siti e le aziende che operano sul web, anche Amazon ha una policy riguardante la condivisione dei dati personali che il singolo utente ha la possibilità di leggere e accettare, oppure rifiutare. Ma se lato web è possibile tutelarsi rifiutando la condivisione dei nostri dati personali e l’accettazione dei cookie, siamo certi che lo stesso avvenga quando gli acquisti ci vengono consegnati?
In effetti cominciando a comprare di frequente online, spesso i corrieri che consegnano alla nostra abitazione sono gli stessi e questi dunque potrebbero farsi un’idea di ciò che compriamo e del valore economico dei nostri acquisti. Un qualcosa che potrebbe effettivamente ledere la nostra privacy, ma è davvero così? I corrieri conoscono il contenuto dei nostri pacchi?
Il dubbio è venuto a più di un cliente e la domanda è stata posta sul sito dell’azienda di e-commerce, nella sezione dedicata all’assistenza. La risposta del gigante dell’e-commerce è stata secca e perentoria: “Pacco assolutamente anonimo, sia esternamente che nel secondo imballo interno, il corriere non può assolutamente sapere cosa contiene il pacco”.
Una risposta che se fate mente locale sugli acquisti fatti non può che convincervi: spesso il pacco ha una forma che non consente di capire qual è l’oggetto all’interno. Ci sono alcune eccezioni, ad esempio quando l’acquisto è difficilmente mascherabile (un televisore da 55″ ha una forma piuttosto caratteristica) oppure quando a spedire sono venditori che si appoggiano ad Amazon e che non seguono il rigido protocollo dell’azienda a tal proposito.