Già da piccoli siamo abituati a usare i cotton fioc per la pulizia delle orecchie, ma spesso in maniera scorretta e quindi rischiosa.
La cosa a cui siamo più spesso abituati per la pulizia delle nostre orecchie è proprio il cotton fioc. Tra le presenze più comuni nei beauty case e negli scaffali dei bagni di casa o degli hotel, si tratta di bastoncini in plastica, leggeri, alle cui estremità sono fissati piccoli batuffoli di cotone idrofilo irrigidito.
Possono essere utilizzati in maniera alternativa come ‘accessori’ sottili per la pulizia della cucina, di quegli angolini stretti, oppure in campo artistico per comporre opere o ancora in ambito medico per applicare le medicazioni, oppure per applicare o rimuovere il make-up. Nonostante il loro aspetto inoffensivo, non sempre l’utilizzo corretto è quello più diffuso. Difatti non è tra le scelte più indicate dagli specialisti e può riservare diversi rischi per la salute delle orecchie.
I cotton fioc solitamente vengono utilizzati per l’igiene auricolare. Si tratta di un’abitudine molto diffusa, che spesso facciamo nostra fin da bambini come uno dei tanti riti legati all’igiene personale. Eppure dovrebbe essere evitata perché pericolosa e controproducente. Questi bastoncini infatti andrebbero usati esclusivamente per la pulizia della parte esterna dell’orecchio, perché la pressione che si può esercitare attraverso le mani all’interno dell’orecchio, può portare all’insorgenza di alcuni disturbi uditivi. Predispongono infatti alla formazione di tappi di cerume perché spingono i residui ceruminosi prodotti verso la parte più interna del condotto, non consentendo più la normale progressione del cerume verso l’esterno.
Certamente dobbiamo avere un occhio di riguardo per quanto riguarda la pulizia e igiene delle nostre orecchie, ma è importante anche salvaguardare la struttura stessa dell’orecchio e del canale uditivo. Per questo devono essere usati con cautela. Il loro utilizzo è mirato solo alla pulizia dell’orecchio esterno, in poche parole, del padiglione auricolare. Se li introduciamo in profondità, potremmo causare danni molto importanti, che con il tempo aggraverebbero il nostro delicatissimo sistema uditivo. Non di rado, le persone che li utilizzano accusano vertigini o senso di nausea e possono causare lesioni alla membrana timpanica.
In realtà, il cerume, in quantità fisiologiche, ha funzioni molto importanti, quali mantenere la superficie del condotto umida e morbida, proteggere l’orecchio da infezioni, grazie al suo ph acido e alla presenza di lisozima, un enzima con proprietà antibatteriche, nonché ostacolare l’ingresso di agenti esterni come le polveri e gli insetti. Per questo non bisogna pensare di toglierlo a tutti i costi perché lo equipariamo allo “sporco”.
Ben diversi sono i tappi di cerume. Per quest’ultimi è indispensabile consultare uno specialista che effettuerà una visita approfondita per valutarne o meno la rimozione. In conclusione, pochi sanno che l’orecchio non ha bisogno di particolari esigenze, in quanto è bravissimo ad autoregolarsi e proteggersi da solo. È sufficiente lavare con acqua e sapone l’orecchio esterno e asciugarlo accuratamente.
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