In Italia c’è un’acqua che provoca cancro e infarto

Cancro e infarto sono due patologie che fanno ancora paura nonostante i progressi della medicina. E’ bene prestare attenzione all’acqua.

Avere uno stile di vita attento non solo a quanto si mangia, così da garantire all’organismo tutti i componenti necessari, ma anche senza evitare stravizi rappresenta il primo modo per poter aumentare la possibilità di essere in buona salute. Questo non esclude ovviamente la possibilità di fare qualche strappo alla regola quando si tratta di puntare qualche volta su cibi sfiziosi, che possono aiutare anche l’umore.

cancro e infarto causati dall'acqua
Prestare attenzione all’acqua che si beve è importante – Foto: Cityrymors.it

Non si deve inoltre dimenticare quanto sia importante bere acqua, cosa fondamentale non solo in estate quando le temperature elevate possono portare al rischio di disidratazione. Anzi, anche in questo senso sarebbe bene tenere presente come non tutti i tipi siano equivalenti.

Cancro e infarto a causa dell’acqua: attenzione

E’ un errore pensare che ogni tipo di acqua sia uguale all’altra, anche chi non è particolarmente esterno può notare come il sapore possa essere diverso anche solo se si cambia il marchio. Non a caso, se si soffre di patologie ben precise sarebbe consigliabile puntare su quelle che possono consentire di ridurre i sintomi e permettere così di stare meglio.

Pochi però potrebbero pensare che semplicemente con un’azione “normale” come quella di bere, che facciamo più volte al giorno, si possa mettere a rischio la propria salute. Anzi, in genere l’insorgenza di malattie si pensa possa esserci soprattutto quando non se ne assume una quantità sufficiente. E invece sembra essee proprio così.

cancro e infarto causati dall'acqua
Lo stile di vita può essere una causa di tumore – Foto. Cityrumors.it

Secondo i risultati emersi da una ricerca che ha coivolto 30 Comuni del Veneto coinvolti dalla contaminazione delle falde acquifere con Pfas causata dagli scarichi industriali dello stabilimento della Miteni di Trissino, ci potrebbe essere addirittura il rischio di cancro e infarto, due patologie che non possono che fare paura se diagnosticate in fase avanzata. La conferma è arrivata prendendo in esame i certificati di morte dei residenti delle province di Vicenza, Padova e Verona relativi agli anni compresi tra il 1980 e il 2018.

Proprio nelle aree prese in esame, ci sarebbero state un numero eccessivo di scomparse causate da diversi tipi di tumore. Tra i più diffusi ci sarebbero stati i carcinomi renali e i tumori dei testicoli, per effetto quindi dell’esposizione alle sostanze e dell’acqua ingerita.

Occhio all’infarto

I Pfas presenti nell’acqua potrebbero avere influito anche sull’insorgenza dell’infarto, anche nei soggetti che apparentemente potevano essere considerati a rischio. In quei periodi la malattia potrebbe essere insorta come conseguenza dello stress psicofisico sopportato, in seguito alla catastrofe ambientale che ha coinvolto parte del Veneto dal 2013.

Altrettanto decisivo potrebbe essere però stato l’aumento di colesterolo nel sangue, conseguenza proprio dell’esposizione ai Pfas. In questo caso però agire in ottica preventiva appare comunque piuttosto difficile proprio perché non può bastare il comportamento quotidiano o l’attenzione a quello che si mangia per ridurre gli effetti.

Certamente le probabilità di ammalarsi possono coinvolgere soprattutto le persone che sono state maggiormente esposte alle sostanze, oltre a chi ha avuto più gravidanze. Non a caso, gl Pfas si accumulano nella placenta e vengono trasmessi al nascituro, riducendo i livelli accumulati nell’organismo materno

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