In Italia esiste una classifica specifica dei nomi che per legge sono ammissibili e quelli che invece non possono essere accettati.
Negli ultimi anni in Italia c’è stato un ritorno all’uso di nomi classici, tradizionali, dopo la tendenza diffusa ad impiegare quelli più stravaganti e soprattutto scelte straniere. In realtà, anche se non tutti ne hanno conoscenza, la possibilità di scegliere un nome piuttosto di un altro non è opzionale, non è dettata solo dalla volontà personale.
L’ordinamento italiano, come quello degli altri Paesi, detta regole precise su ciò che si può e non si può fare. Questo vuol dire che sono ammessi solo determinati nomi e i genitori non possono scegliere qualunque cosa gli venga in mente, devono attenersi al campo del possibile.
L’articolo 34 del 2000 stabilisce un elenco completo di tutti i nomi vietati nel Paese. Attenzione, ognuno ha il suo quindi qualcosa che è ammesso in un altro stato, anche in Europa, potrebbe non esserlo in Italia e viceversa. In generale non è possibile dare ai figli i nomi dei padri, anche con la dicitura junior. Questo perché si andrebbe a creare confusione per l’identificazione e il codice fiscale. Altro divieto riguarda l’impossibilità di conferire un nome maschile ad una donna e viceversa.
L’unico che si può utilizzare per entrambi i sessi è Andrea. Ogni persona può avere un massimo di tre nomi singoli quindi ad esempio Anna Carla va bene, Annalaura Maria Angela no. Niente nomi ispirati a personaggi di fantasia, dittatori, figure storiche negative. Per quanto concerne i nomi stranieri questi sono ammessi, a patto che rispecchino l’alfabeto italiano, sempre perché è fondamentale generare un codice fiscale univoco e riconoscibile ed altri caratteri non lo renderebbero possibile. Per i bambini i cui genitori siano sconosciuti non è possibile conferire un nome che li renda invece riconoscibili e che possa quindi in qualche modo creare loro problemi, questo vale soprattutto dopo le adozioni.
Guardando più in generale al mondo dello sport e dello spettacolo è utile sapere che non è possibile scegliere di chiamare il proprio figlio Maradona o Diego Armando Maradona, nemmeno Goku, Ken, Moby Dick. Qualunque nome sia ritenuto offensivo per il minore sarà bocciato. Per quanto concerne colori e simili ci sono altre specifiche, alcuni sono ammessi altri no.
Quando i genitori presentano l’atto di nascita sono tenuti a specificare il nome del bambino. Quindi un conto è quello ufficiale, un conto è come decidono di soprannominarlo a casa. Il nome ufficiale deve rientrare nei casi previsti dalla legge altrimenti l’operatore boccerà la domanda.
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