Per lavoro, per necessità, per diletto durante una vacanza, è opportuno conoscere qualche altra lingua oltre la propria, soprattutto quella inglese parlata in tanti paesi nel mondo
Ogni anno, l’azienda di formazione globale Education First (EF) raccoglie i paesi migliori (e peggiori) per quanto riguarda la conoscenza della lingua inglese nel suo Indice di competenza inglese (EPI). Analizzando i risultati di 2,2 milioni di adulti che hanno partecipato agli Standard English Tests di EF nel 2022, ha evidenziato che ogni Paese ottiene una classifica di 800 punti.
Con quasi 1 miliardo e mezzo di parlanti totali, tra nativi e stranieri, l’inglese è la lingua più parlata al mondo, oggi come oggi. Ed è anche la seconda lingua per diffusione nel mondo, subito dopo il cinese: per motivi storici, politici e per convenzione, negli anni una fetta sempre più grande della popolazione mondiale ha iniziato a parlare questa lingua.
Una classifica davvero particolare, ma che focalizza un fattore che al mondo d’oggi diventa fondamentale in tanti settori della nostra quotidianità: parlare inglese. Una volta cercavamo di ovviare alle nostre carenze della conoscenza della lingua inglese in un modo tutto nostro, molto italiano, a gesti, e spesso in vacanza all’estero eravamo facilmente riconoscibili proprio dalla nostra scarsa dimestichezza con la lingua anglosassone, la più diffusa in assoluto nel mondo dopo il cinese, ma per questione di numero di popolazione. L‘inglese è una lingua germanica-occidentale, che ha avuto origine nel nord della Germania e in Danimarca e che, con le migrazioni di Angli, Sassoni e Juti, ha raggiunto solo nella tarda Antichità la Britannia, ovvero l’isola di Gran Bretagna. Prima di arrivare a essere la lingua della globalizzazione intorno al Novecento, già nel Seicento l’inglese è approdato in tutti i cinque continenti del globo. In alcuni Paesi naturalmente in modo prevalente, diventando lingua ufficiale e la prima lingua parlata dalla popolazione, ovvero la lingua madre. Uno studio molto interessante, condotto dall’azienda di formazione globale Education First, ha stilato una classifica delle nazioni, escluse quelle di lingua madre, dove l’inglese si parla meglio. Per esempio, lo scorso anno i Paesi Bassi si sono aggiudicati ancora una volta il primo posto con 647 punti. Ma ci sono molti altri posti in Europa in cui è facile farsi capire se si parla solo inglese.
Dopo i Paesi Bassi, tra i primi Paesi che vantano una “competenza molto alta” c’è anche l’Austria, che con 616 punti si è piazzata al terzo posto a livello globale. I Paesi nordici (Danimarca, Norvegia e Svezia) hanno dominato i tre posti successivi, seguiti da Belgio, Portogallo, Germania, Croazia e Grecia. Poi seguono i i Paesi europei, con una “elevata competenza” in inglese figurano Polonia al 13 posto a livello globale, poi la Finlandia, la Romania, la Bulgaria, l’Ungheria, la Slovacchia, la Lituania, il Lussemburgo e ancora Estonia, Serbia, Repubblica Ceca e Svizzera al 30 posto. Per trovare l’Italia in questa classifica delle competenze, bisogna arrivare al 35 posto per una “competenza moderata” con 535 punti a pari merito con la Spagna, altra nazione evidentemente poco anglofona nei suoi abitanti. I due paesi europei più latini sono stati battuti anche da Georgia e Bielorussia.
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