I medici hanno lanciato l’allarme circa i sintomi precoci e insospettabili del tumore al seno che possono consentire una diagnosi precoce.
Nella malattia, non solo cancerosa, le tempistiche sono un dato fondamentale. Individuare, riconoscere e trattare tempestivamente la problematica consente di ampliare in maniera significativa le possibilità di recessione e quindi guarigione.
Questi dati, che arrivano dagli studi scientifici, fanno leva sul concetto base di prevenzione che è, ad oggi, uno dei baluardi della medicina italiana. Oltre alle visite però è importante anche comprendere in che modo approcciare individualmente al problema e dunque come capire, anche se non si è esperti del settore, che il corpo sta inviando i primi segnali di qualcosa che potrebbe evolvere negativamente.
Avvertimento dei medici: il sintomo precoce di tumore al seno
I primi sintomi della malattia non sono mai evidenti e quindi è chiaro che risultano anche più complessi da comprendere. Possono sorgere a qualunque età, quindi anche laddove si parli di maggiore o minore incidenza e fattori di predisposizione, è sempre importante fare prevenzione e controlli mirati.
Oggi la scienza garantisce non solo possibilità di cure per la malattia ma anche terapie mirate che abbattono il tasso di mortalità. Nel tempo grazie alla medicina e al lavoro della Sanità a livello internazionale c’è più consapevolezza e di conseguenza anche migliori possibilità per qualità della vita.
Oltre ai controlli periodici che sono e restano fondamentali, i medici invitano in primo luogo a fare attenzione a qualunque modifica, alterazione, novità anomala che riguardi il seno, anche se apparentemente banale. Non solo i classici noduli sottopelle ma anche la presenza di piccoli elementi come il derma che sembra variato, il capezzolo che risulta differente dal solito, problemi o sensazioni particolari nel cavo ascellare.
Ogni anno solo in Italia ci sono – da fonti AIRC – ben 54.976 nuove diagnosi. Per le donne è il 30.3% dei tumori, il 14.6% in generale, se si considerano le stime complessive. Coloro che hanno una storia familiare simile, quindi con un parente che ne ha sofferto, hanno maggiori possibilità di svilupparlo. Il 7% di queste diagnosi è di tipo ereditario.
Sono a rischio anche le donne over 50, quelle che hanno avuto un ciclo mestruale precoce, menopausa tardiva e anche chi fa uso di terapie ormonali, contraccettivi e coloro che non hanno mai avuto una gravidanza. I controlli dal medico sono almeno annuali e secondo raccomandazioni specifiche, l’autopalpazione si può fare con regolarità per controllare autonomamente e visivamente se ci sono cambiamenti, da segnalare eventualmente allo specialista.
Oggi, grazie a cure mirate è possibile guarire definitivamente dal cancro al seno, per questo è doveroso attendersi sempre a quelli che sono i controlli che vengono segnalati dal SSN che sono anche in forma del tutto gratuita e si possono fare presso Asl, specialisti convenzionati, centri specializzati e anche nei laboratori che si attivano di volta in volta in forma mobile nelle città.