Forse non esisteva una formula magica per trovare voli a prezzi sempre stracciati, ma alcuni piccoli stratagemmi permettevano decisi risparmi
C’erano una volta i voli low cost e tutti i piccoli artifizi per riuscire a trovare il volo più conveniente. L’avvento delle compagnie a basso costo aveva cambiato la nostra percezione di viaggiare, i biglietti molto convenienti permettevano di pianificare una vacanza che fino a quel momento era fuori dalla nostra portata.
Ma dal quel preciso istante è scattata la corsa alla tariffa più conveniente, al sistema migliore per trovarla. La dritta dell’amico o del parente che suggeriva dall’orario migliore per mettersi davanti al pc, alla navigazione nascosta per non lasciare tracce e ingannare i cookies che ci mostravano tariffe più alte. Ora tutto questo non sarà più possibile perché le stesse compagnie hanno cambiato le carte in tavola.
In ogni discorso sui viaggi c’è sempre qualcuno che consiglia “la dritta” sicura per scovare il volo aereo più economico tra le pieghe del sistema di prenotazione, ma da ora possiamo stare tranquilli: Olivia Natan, ricercatrice di marketing presso la Haas School of Business, smonta qualsiasi suggerimento, trucchetto o tecnica sopraffina capace di accaparrarsi il prezzo di un volo aereo super scontato. La Natan infatti, nello studio pubblicato su The Quarterly Journal of Economics, condotto insieme a quattro colleghi, ha rilevato che i processi attraverso i quali le compagnie aeree fissano i prezzi dei loro voli esulano da qualsiasi legge economica tradizionale e quindi da qualsiasi possibile previsione degli stessi consumatori che si apprestano ad acquistare un biglietto. La ricerca ha lasciato spiazzati gli stessi ricercatori “All’inizio non sapevamo come razionalizzare le cose che vedevamo”, afferma la Natan.
Il parametro fondamentale nella scelta di acquisto è la compensazione tra comodità e prezzo, il consumatore è disposto a sacrificare qualcosa pur di risparmiare dei soldi, ma le compagnie non ragionano così, tengono più conto dei prezzi dei posti su ogni singolo volo piuttosto che al totale dei posti venduti in un giorno e non adeguano i prezzi in base all’andamento della concorrenza. Questo, spiega la Natan, “è il risultato di una specifica euristica dei prezzi o scorciatoia decisionale che le compagnie aeree utilizzano chiamata Expected Marginal Seat Revenue-b, o EMSRb. L’uso dell’EMSRb, mostrano i ricercatori, si traduce in un altro risultato che i consumatori potrebbero non aspettarsi”. In sostanza le compagnie potrebbero fissare un prezzo molto economico per i primi 30 biglietti Economy, poi i successivi 30 a un prezzo molto più alto.
Tenuto conto di tutto ciò, rimane il fatto che una delle parti più belle del viaggio è anche la ricerca di voli, alloggi e si, anche della destinazione da scegliere, magari lasciandosi “scegliere” dal volo stesso: si prenota la meta per la quale il viaggio aereo è più economico. Anche il semplice mettersi a tavolino, davanti al pc, cominciando a viaggiare tra le possibili destinazioni in rosa, leggere le esperienze di chi già c’è stato e bilanciare ogni possibilità, il viaggio inizia da qui. Come suggerisce la stessa ricercatrice, l’unica cosa sicura è che, a meno di occasioni da prendere all’istante, non è vantaggioso aspettare l’ultimo minuto per prenotare. “Quello che posso dire è che i prezzi aumentano in modo significativo 21, 14 e 7 giorni prima del volo”, afferma la Natan. “Compra il tuo biglietto prima di allora”.
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